Con il tempo, ma tanto tanto, in me è scattata una strana forma di pace jedi per cui cerco di capire (o almeno di darmi una risposta qualora non venga rafforzata la mia prima sensazione frutto però non tanto di esperienza diretta ma di lettura svogliata) il successo commerciale di libri che, ora a fine lettura, gli ispettori di Fahrenheit 451 mi fanno un baffo. Ora, a fine lettura, li brucerei in così poco tempo che non si avrebbe nemmeno il tempo di vederne la copertina.
Io ci ho provato. Ho perso tempo ma li ho letti. Anche perché se non lo avessi fatto, non avrei potuto parlarne, male in questo caso. Ma certo, è facile, è come sparare sulla croce rossa. Sparlare dei libri di Fabio Volo è al contrario ulteriore pubblicità nei confronti di un personaggio che per me è incomprensibile. Ma devo spurgare l’orrore di queste serate terribili nelle quali, dopo la giornata lavorativa, dopo le gioie quotidiane, dopo le partite di campionato e di coppe, entro nel letto e sul mio comodino ci sono i libri di Fabio Volo ad aspettarmi. Dio del cielo. Continue reading
in cammino
Potrebbe essere il vedo cose, vedo gente. E li descrivo, romanzati. Descrivo ciò che colpisce la mia attenzione, frutto di chissà quali voli imprevedibili e ascese velocissime, traiettorie impercettibili, codici di geometrie esistenziali (cit.). In cammino, perché è sempre un andare avanti.
20 cose che ti fanno capire che è autunno
Che due coglioni intergalattici: è finita l’estate.
Che poi, è vero, il caldo soffocante l’ha fatta da padrone però adesso, con le prime piogge e il primo fresco, quasi che ad abituarsi non era poi così male.
Così, 20 cose che, uffa, ci fanno capire che il bel caldo, il sole, la spiaggia, il mare, le infradito, le espadrillas, la buona e gustosissima e rinfrescante birra ghiacciata (e sto già piangendo) sono rimandati, ancora uffa, all’anno prossimo. Continue reading
E poi, tu
Una mattina di inizio settembre. Una telefonata. Dalle Marche in auto fino a Ravenna. Per vederti nascere. Per esserci nel momento nel quale ti affacci alla vita. Che dono prezioso.
il malumore che ti lascia la lettura di un libro brutto che se poi ci dormi sopra ti fa svegliare pure incazzato
Che poi è esattamente quello che è successo a me.
Vivo ancora nell’idea romantica di un mondo nel quale i libri quando vengono dati alla luce della stampa (e soprattutto da una distribuzione degna di questo nome), hanno il dovere morale ed economico di essere belli. Belli in quel modo che ti rapiscono, che ti fanno vivere un bel viaggio, che ti metti a letto la sera con una voglia della madonna di tuffartici dentro e stare con loro il più possibile. E siccome è, appunto, il mio mondo è un mondo che esiste solo nella mia testa e Dio solo sa i miliardi di cose che vedo passare, attraversare, mantenere, conservare lì dentro, tra progetti, sogni, calcio, cosechevorreifaremachedevoprendereattodelmioesserecazzonaenonfaròmai. Continue reading
Il primo caffè della mattina
Quel momento dell’attesa del primo caffè della mattina, il sorseggiarlo poi, organizzare gli impegni lavorativi e intanto servirebbe già il secondo. Continue reading
Lettera a Niccolò Fabi e su quanto mi saresti mancato se avessi smesso di fare musica
Io, I. e A. abbiamo trovato posto a sedere solo sui gradini della Piazza Giacomo Leopardi a Recanati, a lato del palcoscenico. Le file di sedie a V, di fronte al palco, erano già tutte occupate. Sedute lì, ti abbiamo aspettato iniziare a cantare. Continue reading
EXPO Milano 2015 e perché vale la pena di andarci
Una giornata milanese all’EXPO.
La mia totale impreparazione all’EXPO, mi porta a Milano in un fine settimana di giugno. Continue reading
i cd che hai inspiegabilmente comprato nel paleolitico e che ascoltandoli oggi ti sorprendi a pensare che proprio questo schifo non erano
siamo stati educati al 33 giri e al 45, i nostri genitori ascoltavano i dischi in vinile e noi siamo cresciuti con le musicassette. poi sono arrivati i cd e quando anche questi sono diventati oggetti obsoleti, ci siamo abituati all’mp3 fino a oggi a Spotyfi. dio del cielo. mi sembra di aver vissuto mille vite. Continue reading
20 cose che ti fanno capire che è estate
il giorno prima fa un freddo del signore e sei ancora a coprirti con berretto e sciarpa e l’idea di non indossare la canottiera sotto qualunque abito è lontana come le isole Fiji; il giorno dopo, una domenica che di solito passi a cazzeggiare facendo la spola dal letto al divano (e viceversa) tenendoti un libro vicino per fare finta di dare un senso a quell’ozio cellulitico per poi accendere la tv e rincoglionirtici davanti fino alla Domenica Sportiva, appare lei a ronzarti vicino all’orecchio, con un fastidio che non ricordavi da quanto? ah sì…dalla scorsa estate, quella troia di una zanzara che non la becchi nemmeno con la racchetta elettrica, per poi rimanere in piedi come una cretina a guardarti intorno e a domandare allo sfortunata/o che vive con te: dov’è quella troia?!?!
ed è allora che ti rendi conto di un’inconfutabile verità: è tornata l’estate.
e allora ecco 20 cose che ti fanno capire che la tanto amata estate è proprio arrivata. Continue reading
Le calle della Galizia
La lentezza del riprendere la vita dopo il Cammino di Santiago, il ritorno nel quotidiano dettato dal ricordo delle calle della Galizia. Continue reading