this is not a love song e la mia musicassetta

TINALS2

andrea provinciali è un redattore della rivista il mucchio selvaggio. scrive di fumetti e musica da diversi anni, sempre puntuale e attento alle nuove uscite meritevoli della sua firma.
era a un lucca di non so quanti anni fa che ho iniziato a vedere in giro questa idea semplice e romantica, musicassette con una sola canzone il cui booklet era illustrato da disegnatori dai nomi spesso importanti. le musicassette, si sa, sono estinte ormai come i dinosauri, eppure chi era piccolo negli anni ’80 non può non conservare ancora quegli oggetti dalla forma strana, di plastica, il cui nastro lo riavvolgevi con la penna bic. ha un che di enormemente nostalgico trovarsi nuovamente una musicassetta in mano, un po’ perché non sai nemmeno più dove ascoltarla quando invece, una volta, se c’era una cosa che non mancava mai nelle case era uno stereo con la doppia cassetta o al massimo uno stereo con il lettore cd incorporato. e un po’ perché oggi gli mp3 e i vari spotify e itunes facilitano l’ascolto della musica ma si è persa la sensazione di rovistare e scorrere con le dita, nei negozi polverosi e dalla moquette scura, i titoli nelle pile di musicassette e cd.
poi vedo andrea dietro a un banco di uno stand di non ricordo quale padiglione lucchese e la coda per accaparrarsi quelle musicassette dalla musica nuova e dalla forma vetusta e quasi obsoleta.
me lo spiega qualche tempo dopo di cosa si tratta. Continue reading

le “mele” da OnoArte

renbooks2

il sito di fumetti LoSpazioBianco ne parlava qui già nei primi anni duemila.
night of sublimation qui.
lezpop qui e i dolori della giovane libraia qui.
ce ne sono tante altre, di recensioni vecchie e nuove, sparse in internet.
ma la sensazione è che chi legge il fumetto ne rimanga spesso preso dalla lettura e gli lasci qualcosa che va oltre il mero commento recensistico. il che porta questa raccolta ad avere, a volte, un’aura di instancabile continuità, nonostante siano passati più di dieci anni dalla pubblicazione del primo albo. Continue reading

il mondo un mese dopo charlie hebdo

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nel giorno in cui sarà trascorso un mese esatto da QUEL 7 gennaio 2015, il wow spazio fumetto di milano organizza una mostra per celebrare il giornale satirico francese “charlie hebdo”, colpito ferocemente e dimezzato nelle sue unità nel cuore della sua redazione e della francia dalla pazzia di due folli le cui esistenze inutili trovavano altrettanta inutilità spacciandosi per voce e braccio di una religione e di un dio che, come ogni cosa non tangibile su questa terra, è assolutamente opinabile.
è domenica 11 gennaio quando mi arriva la mail di proposta di partecipazione, la domenica in cui tutto il mondo segue la diretta da parigi che per un giorno diventa il centro del mondo, la cui marcia per la pace porta anche i leader politici di mezzo mondo in corteo tra la gente unendosi nel cordoglio di una ferita ancora aperta. Continue reading