rosa cenere nel giorno della memoria

Rosa Cenere

la mia generazione, quella dei nati tra la metà dei ’70 e gli inizi dell”80, era quella di mezzo.
forse solo genitori molto vecchi e nonni ancora vivi si ricordano la coda di quegli anni; i miei genitori, per esempio, nati a cavallo dei ’50 hanno goduto del ritorno economico del dopo guerra, vivendolo nel pieno come pochi. erano giovani quando erano giovani i beatles e hanno visto molte cose che, a pensarle adesso, fanno un po’ invidia. ma tutto lo splendore economico dalla fine della guerra finanche oltre gli stratosferici ottanta è stato loro.
a me e quelli della mia generazione rimangono le briciole di quello splendore. a me e a quelli della mia generazione ci hanno lasciato incompiutezza e precarietà.
chiarisco: non mi lamento. ogni vita in ogni epoca è preziosa e se in quel tempo è nato, confido che un senso da qualche parte ci sia oltre a sospettare che la vita sia molto, molto burlona.
eppure, come le cose più grandi di noi e inspiegabili, la Storia con la esse maiuscola ogni anno ci ricorda il giorno della memoria, e una storia che come poche è a tutt’oggi indescrivibile. anche a non averla studiata a scuola la faccenda olocausto e shoah è una roba che ti fa venire i peli alti sulle braccia così, è una di quelle pagine nere che più ne sai più rattrista e disgusta.
e almeno in questo, se charlie hebdo e il suo hashtag jesuischarlie è già passato di moda, il mondo mi dà speranza e mi sorprende nel ritrovarsi unito nella memoria di quella pagina che avremmo preferito non fossero mai scritte. Continue reading

la notte di san lorenzo

Cartolina Gatteo

per i riminesi, gatteo e gatteo a mare sono un unico paese.
e invece no.
gatteo a mare è una ridente cittadina marittima che in bicicletta si gira tutta e con una sua quotidianità e le sue abitudini.
gatteo è a quasi dodici chilometri verso l’entroterra e assomiglia a tantissimi paesini sconosciuti e diversi tra loro nei quali ci si trova per caso sbagliando strada e ci si ritrova a scoprire un gioiellino inaspettato.
una chiesa, una biblioteca, una piazza centrale, un corso dove passeggiare, il bar sport vicino alla statale ma raggiungibile a piedi, gatteo è il paese dei nonni. qualcosa di lontano, quasi dimenticato nella memoria, eppure è ancora lì, a ricordare le sagre estive e dalla quale non è poi così lontano trovare un prato dove stendersi per guardare le stelle la notte di san lorenzo.
e infatti l’ho chiamata così, la mostra che terrò alla biblioteca comunale di gatteo, “una parte di cielo”, proprio perché la mostra cadrà durante la festa di san lorenzo. gatteo indosserà il vestito buono, la biblioteca sarà aperta e le poche vie si riempiranno di magia.
chi di voi non lo ha mai fatto, stendere un telo sull’erba la notte del 10 agosto e fare a gara con gli amici per chi vedeva più stelle cadenti? Continue reading

il giorno della memoria

Rosa Cenere

difficile, difficilissimo trovare un modo per iniziare questo post.
potrei iniziarlo così.
un pomeriggio apro fb e trovo una mail collettiva di jacopo dronio che chiede ai disegnatori ren e ad altri suoi contatti la disponibilità nel partecipare a “rosa cenere”, mostra organizzata dal centro di documentazione del cassero e dai volontari per il giorno della memoria (lunedì 27 gennaio 2014), chiedendoci nello specifico un’illustrazione in bianco e nero e un colore solo, il rosa, simbolo dei gay nei campi di concentramento e l’intenzione, quindi, di ricordare ciò che non solo gli ebrei, ma anche tanti gay, hanno drammaticamente e indimenticabilmente vissuto.
ma no, questi sono i fatti.
potrei iniziarlo semplicemente con una parola sola.
auschwitz. Continue reading

“cinquecento milioni di stelle” che illuminano il cielo di treviso (e la sagoma di cartone di nicola ferrarese)

“cinquecento milioni di stelle” sbarca a treviso.
cinquecento milioni di stelle che la cittadina veneta vede illuminarsi nel cielo ogni notte.
e una delle notti è venerdì sera, 16 maggio 2014, dalle 19,30 in piazza san parisio con l’amico nicola ferrarese (QUELLO VERO) per due chiacchiere e dalle 20,30 il live show dei miei disegni proiettati sulle pareti della piazza.
detta così, figata pazzesca.
è un pomeriggio come tanti, bellissimi nei quali mi chiudo nel mio studio e creo salutando il mondo esterno, quando alberto “alpo” polita, uno degli organizzatori del Treviso Comic Book Festival, mi scrive proponendomi la partecipazione all’evento idahobitveneto2014 del coordinamento lgbt treviso, che dal 12 al 18 maggio animerà il capoluogo veneto per la sensibilizzazione contro l’omofobia con spettacoli e interventi.
uno di essi, in collaborazione con il TCBF, è questo.
come non rispondergli di sì? Continue reading

ufficialmente renbooks!

pubblicazioni_mele

non capita spesso di avere la possibilità di ripubblicare in una nuova veste grafica e ripulita fanzine che nascono come tali, cioè con un futuro molto improbabile negli anni e che, se non notate e mitizzate dagli “addetti ai lavori”, vengono purtroppo dimenticate. fanzine che poi, sotto forma di volume antologico, diventa vero e proprio libro a fumetti.
non sempre poi, anche se si scrivono libri che vogliono ricordare e investigare il fenomeno dell’autoproduzione e del mondo delle fanzine, chi fa queste ricerche, sono storicamente dettagliate in modo tale da diventare davvero guide utili per chi si avvicina al fumetto e vuole ripercorrere un percorso all’indietro. Continue reading

NipPop? sì, NipPop!

a meno che non si abbiano avuto dei genitori molto rigidi (che immancabilmente nella propria educazione abbiano portato il pargolo a essere un disadattato nell’età adulta quando durante un’aperitivo dalla iole sul porto di rimini davanti ai pescherecci, dopo diversi bicchieri, ci si ritrova a parlare di chi fosse più troia tra candy e georgie), chi è nato negli anni ’70 non può non essere cresciuto nel ricordo dei cartoni animati giapponesi, per poi scoprire che di quelle storie che si seguivano disincantati ne esistevano anche versioni cartacee che si sono poi recuperate.
chi piaceva di più tra gundam e goldrake?
chi piaceva di più tra jeeg e mazinga?
sono dubbi amletici che, a volte, attanagliano ancora. Continue reading