la notte di san lorenzo

Cartolina Gatteo

per i riminesi, gatteo e gatteo a mare sono un unico paese.
e invece no.
gatteo a mare è una ridente cittadina marittima che in bicicletta si gira tutta e con una sua quotidianità e le sue abitudini.
gatteo è a quasi dodici chilometri verso l’entroterra e assomiglia a tantissimi paesini sconosciuti e diversi tra loro nei quali ci si trova per caso sbagliando strada e ci si ritrova a scoprire un gioiellino inaspettato.
una chiesa, una biblioteca, una piazza centrale, un corso dove passeggiare, il bar sport vicino alla statale ma raggiungibile a piedi, gatteo è il paese dei nonni. qualcosa di lontano, quasi dimenticato nella memoria, eppure è ancora lì, a ricordare le sagre estive e dalla quale non è poi così lontano trovare un prato dove stendersi per guardare le stelle la notte di san lorenzo.
e infatti l’ho chiamata così, la mostra che terrò alla biblioteca comunale di gatteo, “una parte di cielo”, proprio perché la mostra cadrà durante la festa di san lorenzo. gatteo indosserà il vestito buono, la biblioteca sarà aperta e le poche vie si riempiranno di magia.
chi di voi non lo ha mai fatto, stendere un telo sull’erba la notte del 10 agosto e fare a gara con gli amici per chi vedeva più stelle cadenti?
oltre la memoria pascoliana, la notte di san lorenzo è una di quelle feste non comandate alle quali però si desidera sempre partecipare.
perché vedere una stella cadente è sempre magico. ed emozionante. e fa tornare bambini, quando si esprimevano desideri che la vita avrebbe portato via.
e osservandole oggi, le nuove stelle che bruciano in un cielo d’inchiostro, ci si ricorda di quei desideri e un po’ si ha, la voglia di provare a realizzarli davvero.

GuerreStellari_Gatteo

un giorno d’aprile, la dottoressa silvia marcozzi si ritrova alla mia mostra al gate e ne rimane molto colpita. mi contatta quasi subito, spiegandomi che la biblioteca comunale (in concomitanza con la festa) organizza ogni anno una mostra e i miei disegni potevano essere ciò che poteva fare per loro.
lo spazio non è grande, mi scrive, e loro sono una biblioteca spersa nel nulla, ma hanno un piano per migliorare le attività, cercano di coinvolgere e avvicinare i giovani alla lettura, insomma, nel loro piccolo tentano di fare qualcosa di grande. o, quantomeno, muoversi.
e aggiunge che spera in un mio sì dopo la partecipazione alla biennale del disegno, rendendosi conto della “dimensione poco allettante” di una biblioteca in quel di gatteo.
naturalmente, ho detto subito di sì.
e per un motivo semplicissimo: le realtà di paese sono quelle per cui io impazzisco per la possibilità di poter parlare ancora alle persone e, sinceramente, hanno un livello di umanità che si sta perdendo velocemente in altri ambiti.
nel mentre, capita l’inaugurazione della chiesa, la rai, le prime pagine dei quotidiani locali, gli articoli sui siti e tutta quell’attenzione mediatica che può far montare la testa.
e silvia mi riscrive, complimentandosi, e chiedendo se, dopo tutti i passaggi in tv e il “successo” del caso, posso ancora considerare l’idea di esporre a gatteo.
mi ha sciolto il cuore.
e naturalmente, ho confermato il mio sì.
sono solo una che disegna fumetti. e che si è ritrovata, per una serie di eventi, nel mezzo di un bulirone mediatico che fa tanto morale. ma passa.
non cambio certo perchè la rai ha dedicato un servizio al tg al mio lavoro e non mi monto certo la testa per questo. dicevo dioppo e sa la madonna prima di lavorare in chiesa e anche dentro e sono sempre quella che, se vede un pallone, la prima cosa che pensa è dargli un calcio.
certo, se il milan mi invitasse a milanello per i miei 40 anni e mi facesse una maglia con il mio nome sulle spalle, forse penserei: questa sì che è gloria! mica i complimenti di tutta rimini o del tabacchino dove si sono comprate le sigarette per metà della vita o di quelli del bar dove ogni giorno si beveva il caffè e si leggeva la gazzetta dello sport.
e che adesso ti guardano in maniera diversa.
passano.
tutto passa.
resta invece che una platea di centinaia di persone è uguale a quella di poche decine in una biblioteca. perché hanno scelto il mio, di lavoro. tra i tantissimi che ci sono, hanno scelto il mio disegno. e questo non va mai dimenticato.
immagino si tratti di onestà verso se stessi.
e anche quando il corriere ha rincarato la dose, quando in francia ne hanno parlato e in canada si stanno preparando a farlo, per quanto mi facesse piacere, una parte di me voleva darsela a gambe levate.
al contrario, “una parte di cielo” ve la mostro volentieri, bambini di tutto il mondo.
inauguriamo lunedì 28 luglio alle 18 alla biblioteca comunale g. ceccarelli presso il centro culturale “gli antonelli” di gatteo, in via roma 13.
coca cola per i ragazzi, birra per me.
e senza bevande, ma con i quotidiani e la gazzetta nell’angolo lettura, è visitabile negli orari di apertura della biblioteca e la notte dell’8, 9 e 10 agosto.
e se venite, dopo, ci guardiamo anche le stelle cadenti.