20 cose che ti fanno capire che è estate

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il giorno prima fa un freddo del signore e sei ancora a coprirti con berretto e sciarpa e l’idea di non indossare la canottiera sotto qualunque abito è lontana come le isole Fiji; il giorno dopo, una domenica che di solito passi a cazzeggiare facendo la spola dal letto al divano (e viceversa) tenendoti un libro vicino per fare finta di dare un senso a quell’ozio cellulitico per poi accendere la tv e rincoglionirtici davanti fino alla Domenica Sportiva, appare lei a ronzarti vicino all’orecchio, con un fastidio che non ricordavi da quanto? ah sì…dalla scorsa estate, quella troia di una zanzara che non la becchi nemmeno con la racchetta elettrica, per poi rimanere in piedi come una cretina a guardarti intorno e a domandare allo sfortunata/o che vive con te: dov’è quella troia?!?!
ed è allora che ti rendi conto di un’inconfutabile verità: è tornata l’estate.
e allora ecco 20 cose che ti fanno capire che la tanto amata estate è proprio arrivata.

1 – le zanzare. appunto. e il ricordarsi in quale cassetto si aveva messo il fornelletto e le piastrine del Vape l’estate precedente.

2 – le lucciole che scintillano tra cespugli e campi di ulivi. e sei lì, sul balcone dello studio, a fumare l’ultima sigaretta della giornata e loro sono dall’altra parte della strada, nel campo di ulivi, che alternano lucette tra i rami e l’erba, a danzare nel buio illuminandolo quasi parendo che si rincorrano. o che stiano facendo un rave party.

3 – indossare maglietta a manica corta e pantaloncini e non avere freddo.

4 -finisce il campionato di calcio. di qualunque paese. in qualunque parte del mondo.

5 -le pubblicità dei gelati in tv, dal Cornetto Algida ai coni Sammontana che ti fanno venire voglia di mangiarne uno dietro l’altro. così come i gelati artigianali che nelle serate di afa a fare la coda fuori dalla gelateria iniziano a sembrarti come un’oasi nel deserto.

6 – togliere il piumone e dormire con le lenzuola. e poi e poi.

7 – ritrovarsi il fine settimana con una giornata della madonna e decidere di andare in spiaggia: provare il costume e rendersi conto che, anche quest’anno, si è iniziata troppo tardi la dieta e l’attività fisica per rimettersi in forma.

8 – le infradito: che diventano le tue migliori amiche per i tre mesi a venire.

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9 – la birra: niente di più godurioso di una bella birra fresca per l’aperitivo, se si resiste fino all’ora dell’aperitivo. di solito, il mio inizia alle 12.

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10 – a un certo punto, ci si accorge che alle 20 c’è ancora il sole invece che un buio dell’ostia.

11 – la frutta (anche con la panna): dalle albicocche alle pesche alle fragole alle ciliegie al melone e all’anguria. se ne mangia in quantità industriale come se lo si avesse sempre fatto. e non è così. frutta che finisce in ogni piatto, in ogni insalata e persino nella piadina. le fragole con la panna poi sono l’apoteosi della goduria.

12 – le feste in spiaggia: dalla mia tanto amata Gradisca sulla spiaggia di Rimini (grigliate di pesce azzurro dei bagnini e gatta assicurata con il trebbiano nei bicchieri di plastica) alla Notte Rosa a quella dei Surfisti a qualunque festa. ovunque. persino una cena al sacco con le amiche sui lettini diventa una festa.

13 – il sale del mare sulla pelle che si secca al sole dopo un bel bagno rinfrescante. e poi magiare la pasta fredda che ci si è portati da casa mentre i capelli si asciugano da soli per una volta senza cervicale. per poi finire a fare i test su Cioè comprato in edicola insieme a Top girl.

14 – i panni stesi che si asciugano in due nanosecondi.

15 – la piadina alla Casina del Bosco.
(la foto manca puntualmente perché anche ieri sera quando me la sono ritrovata davanti nel cestino di vimini non mi è passato nemmeno nell’anticamera del cervello di immortalarla e riempire la memoria dell’Iphone ma piuttosto di riempire il mio stomaco)

16 – il prurito improvviso dopo una scottatura ed essere rossi come un peperone la sera dopo la doccia, rendersi conto di non avere più l’abitudine della protezione 50 nonostante le tue amiche ti avessero avvertita e nella tua mente rimbomba la tua risposta: ma va làaaa! tanto non lo prendo!

17 – e poi, una settimana dopo, ci si spella.

18 – le passeggiate a riva con i piedini nel mare tra le onde che scemano sulla battigia.

19 – la casa che invece della polvere è piena di sabbia.

20 – le espadrillas.

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tracce fantasma.

foto come queste che iniziano a popolare le bacheche dei social network. e che odi perché alle tue ferie mancano ancora due mesi.

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ma, soprattutto, lui. sempre e solo lui da decenni avanti e indietro tra le strade di Rimini con la sua carrozza e i suoi due cavalli. e la sua polo a righe.
(la foto fa schifo, ma ci sarà un perché se sono una disegnatrice e non una fotografa. a ogni modo, appena lo becco di nuovo cerco di fotografarlo meglio)

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buona estate bambini di tutto il mondo!

(le foto sono tutte drammaticamente mie e un grazie immenso a Tiziano, il bagnino del bagno Oasi 15 a Rimini che mi ha preso la scala e siamo saliti insieme sulla cabina davanti alla passerella per goderci la spiaggia dall’alto: gran bel momento)

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