USA – Australia 3 – 1

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Il calcio è un gioco scaramantico.
Solo chi non ha mai vissuto il pre partita in uno spogliatoio qualsiasi – che fosse quello a Viserba di Rimini vicino alla fonte dell’acqua potabile a quello del campo sulla statale verso Riccione delle docce dalle porte assenti a quello di uno stadio vero come il Winnipeg -, non può sapere che quando varchi quella soglia illuminata da neon freddi e vai verso la tua maglia appesa – la mia era sempre piegata nella borsa e, disfatta, la appoggiavo dove trovavo spazio sulla panca – ognuno ha il suo scaramantico modo di vestirsi. Continue reading

Germania – Costa d’Avorio 10 – 0

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Quando faccio una pausa e scendo dall’ufficio di Sant’Arcangelo di Romagna per fumare una sigaretta, un signore che calza le Birkenstock Boston fuma su un gradino e spippola con il cellulare.
Io mi accendo la mia Chiaravalle verde e un bambino, sbucato da chissà dove, indossa i pantaloncini dell’Italia che trovavi l’anno scorso al Lidl, ciabatta con delle infradito dal colore indefinibile più piccole del numero che gli servirebbe e ha una maglietta senza maniche che lo proiettano nel truzzo che sarà in un futuro non molto lontano, accompagnato dalla gomma da masticare che mastica a bocca aperta e i capelli rasati di lato. Continue reading

Canada – Cina 1 – 0

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È sabato 6 giugno e c’è un sole leonino sui quasi 60.000 spettatori sugli spalti del Commonwealth Stadium di Edmonton.
Non è un sabato qualunque nella seconda più grande provincia dell’Alberta, regione confinante con gli Stati Uniti e nel mezzo preciso delle campagne canadesi. Edmonton si veste a festa e raggruppa i canadesi che, a conoscerli lungo il Cammino di Santiago, sono persone strane. Continue reading