riprendo fiato e riorganizzo le idee lunedì 1 settembre dopo il black-out dei tre giorni di falcomics 2014. il cielo è grigio e piove, salutando l’estate che, paradossalmente, è esplosa proprio in questi tre giorni di festival.
e mi rendo conto che organizzare un festival, anche se in minima parte, non è proprio una passeggiata. e, ora, capisco pienamente alberto alpo polita che sta finalizzando il suo TCBF.
in questo falcomics 2014, ho curato la mostra di “beta”, il libro di luca genovese e luca vanzella e li ho presentati sul palco. allo stesso modo, ho curato l’intervento di andrea plazzi sul progetto “comics and science”. e il giorno dopo abbiamo pranzato qui, al “bar belvedere” a sirolo sul conero.
ora che è tutto finito (per quanto le mostre siano visibili a falconara marittima in biblioteca fino al 16 settembre), guardo il mio “bottino”.
ho partecipato entusiasta all'”angolo del baratto” che sta diventando una delle caratteristiche di falcomics. e domenica ero davvero fiera. certo, chiedere figurine dei calciatori è stranissimo e ho origliato commenti fantastici sull’impossibilità di qualche visitatore di rimediare quelle ambite figurine, ma il bottino ottenuto mi ha fatto uscire da questo falcomics con un gran sorriso sulle labbra.
un bottino che per la finalità che ha, mi ha reso fiera anche di aver disegnato la “mia” sedia.
uno degli sponsor di falcomics è un’azienda di osimo, una cittadina nella periferia di ancona, la kubedesign. produttrice principalmente di scatole in cartone e affini, i figli subentrati alla gestione del padre, hanno reso il cartone un oggetto di design utilizzabile in ogni ambiente, tipo le sedie. sedie sulle quali siamo stati seduti durante il salotto sul palco di falcomics e sedie che sono state disegnate da alcuni di noi autori per partecipare all’asta i cui proventi andranno alla fondazione salesi di ancona.
progetto ammirevole: e falcomics, a modo suo e senza costringerci a secchiate d’acqua, ha usato la nostra arte per la ricerca.
(le altre sedie, da destra: enrique breccia, gud, joseph viglioglia, niccolò storai)
e un altro sponsor, il pepelab, ha immortalato tutto il festival e noi sulle sedie.
così, qui sotto una carrellata di fotine sul bottino (tutte mie ma una è di roi ruager) e didascalici momenti di questo festival di fumetti. oltre i ricordi preziosi che, perdonatemi l’egoismo bambini di tutto il mondo, porto nel mio cuore e non condividerò, conservandoli preziosamente.
le “cartoline” disegnate per l’angolo del baratto.
sotto, un esempio di chi le ha ricevute in omaggio e di ciò che ho avuto io (grazie mino e laura)
un grazie a giovanni per avermi fatto conoscere il vino benigni.
e ancora, le fotine delle mostre, quella a cielo aperto “l’altro me” e quella su “beta” di luca vanzella e luca genovese (in una appare anche gud).
le “cartoline” di luca g. per il suo baratto
e ciò che gli è capitato di fare
io che disegno
e io con enrique breccia