il mio omaggio a falcomics2014
prima che venissi ad abitare nelle marche, conoscevo falconara marittima per un unico motivo: la sua stazione.
la stazione di falconara ha solo tre binari e due banchine; il terzo binario peraltro non viene neppure più usato e sulla banchina divisoria c’è una cabina, aperta, la sala d’attesa tipo, la cui unica particolarità a parte essere di un bianco scrostato ha un divano in similpelle color noce.
non avevo mai visto un divano in similpelle in una stazione. me ne accorsi quando abitavo ancora a rimini e avevo preso una coincidenza ad ancona dopo essere tornata da roma per la presentazione di un mio libro. il tragitto, poi, per quasi metà viaggio a un passo dal mare, non fece altro che farmi “respirare”. avevo persino pensato di scriverci una storia su quel divano e quel tragitto. una delle mie insomma, una di quelle che partono da un oggetto assolutamente comune e spesso dimenticato perché lo si da per scontato e io gli faccia vivere qualunque situazione.
eppure, è proprio da piccole cose che si hanno spesso sotto gli occhi e che si danno per scontate che, riscoperte, hanno un senso diverso.
quel giorno, in treno, pensai a quanto le marche, così vicine alla romagna, fossero pressoché sconosciute alla maggior parte delle persone che conoscevo.
e l’idea di raccontarle mi piaceva, così come mi piaceva l’idea di raccontare la storia di un semplice divano che, a pensarci bene, chissà quanti acari e malattie infettive può avere adesso.
sono una sognatrice e non smetterò mai di esserlo.
così, quando entrai in contatto con la scuola internazionale di comics di jesi, ci siamo confrontati su nuove idee per un festival di fumetti e trovai persone che la pensavano già come me, che da un semplice divano avevano già creato qualcosa. e si poteva fare meglio!
la mia idea, uno dei miei sogni, è di riuscire a creare un festival di fumetti che tratti di fumetto e che non sia solo intrattenimento. e sull’esempio magnifico del TCBF proporre una piuma che poi mi piacerebbe diventasse un cuscino di quel divano. e poi, semplicemente, vederlo crescere.
che il fumetto, in italia, sia un arte bistrattata è ormai cosa nota ed è spiacevole pensare che manchino anche supporti come festival che ne consentono l’avvicinamento da parte delle persone. se ci si pensa bene, i festival più belli (a parte il TCBF) sono un miscuglio di eventi, dalla scrittura alla musica passando ai fumetti tipo il collisioni o lo sherwood ed è spiacevole pensare che siano appassionati che hanno il sogno di un divano a mettere insieme forze e idee per organizzare festival. molti sono riusciti, ma, oggi, qual è il festival in italia che parla solo di fumetti?
onestamente, vedo solo il TCBF e sì, il falcomics.
ci sono così tante cose belle nel mondo e così poco conosciute che è un peccato non viverle.
falcomics è una di queste, almeno in questo 2014, sperando di poter fare ancora di più nel 2015.
organizzare un festival non è facile, ma ci sono idee e sogni, e non è sempre una questione di soldi.
una di queste idee, per esempio, è l’angolo del baratto: chi viene al festival e chiede un disegno a uno dei fumettisti invitati, in cambio dovrà dargli uno degli oggetti da lui indicati in una lista. io ho deciso che se tu, lettore, vuoi un mio originale, in cambio mi darai una figurina di un calciatore. luca genovese invece chiederà del tabacco per pipa e vino e daniele “gud” bonomo altro ancora.
quante volte, disegnatori, ci hanno chiesto disegni senza nemmeno conoscerci e senza nemmeno comprare il nostro libro perché in italia funziona così? la nostra arte è preziosa ed è quantomeno onesto che ci sia uno scambio a mio modestissimo e inutile parere.
così come una di queste idee sia il tema del festival. quello di quest’anno è: l’altro me, che cosa avresti fatto se non fossi stato un autore di fumetti.
tutti noi avremmo avuto un’alternativa, ma scrivere e disegnare è come respirare e questa è la vita che abbiamo scelto. ma parlarne potrebbe essere divertente.
e allora, venerdì 29 agosto, io, luca vanzella, luca genovese, il gud, andrea plazzi (in particolare con lui parleremo del CERN e del progetto comics&science con il c.n.r. ) e tanti altri, moderati da niccolò storai, dalle 21,30 ne parleremo sul palco di falcomics.
altra idea innovativa per ovviare all’eterna lotta fumetterie vs case editrici è la scelta di invitare i commercianti e non le case editrici.
non che non siano le benvenute, sia chiaro, ma il discorso è sulla falsa riga del macellaio di fiducia. e farò un esempio fuori dal mondo dei fumetti: io compro libri einaudi, ma non ho idea di chi sia questo editore fisicamente parlando, ma se vado da mirko alla “libreria riminese” nella piazzetta delle poveracce a rimini lui sì che lo conosco e mi consiglia libri sulla base anche delle nuove uscite. e io i libri li compro ancora da lui, anche se vivo nelle marche. e un perché ci sarà. allo stesso modo per un ragazzino che si avvicina al mondo dei fumetti va tipo da enrico al “mastercomix” di santarcangelo e lui propone fumetti su ciò che chiede il ragazzino in questione, e lo fidelizza.
e poi le mostre che abbinano un artista di “peso” a quelli della realtà del fumetto italiano contemporaneo: quella di enrique breccia e quella dei nostri luca genovese e luca vanzella che porteranno il loro meraviglioso “beta“, fumetto pubblicato da bao publishing in due volumi nel 2011 e nel 2012. presenti anche i due autori che, alle 18,30 di venerdì 29 agosto, saranno sul palco per presentare la mostra e parlare di “beta”. del quale peraltro ho disegnato una recensione a fumetti che verrà pubblicata sulle pagine web de “lo spazio bianco” e “verticalismi” e mercoledì apparirà anche qui sul mio blog.
l’annosa questione dei cosplayers infine viene dedicata solo alla giornata di domenica 31 anche se, per il futuro, spero ci siano succose novità che a tempo debito verranno ufficializzate.
e tutto questo a falconara.
falconara marittima è una cittadina piccola che ha la raffineria api alle sue porte e capita che ci passi, capita che ci vada a mangiare un gelato buonissimo in uno di quei bar scrausi che mi piacciono tanto (e quasi davanti alla stazione), capita che la attraversi tornando da ancona per saltare il traffico sulla superstrada.
e capita, alla fine di ogni agosto, che si svolga un festival di fumetti. di solo fumetti.
organizzato dalla scuola di fumetti di jesi con l’appoggio del comune, si svolge nella piazza principale della cittadina marchigiana che, tra gazebi e palco, diventa la scenografia ideale per questa piccola importante manifestazione e nella quale c’è anche una biblioteca che si presta a essere espositiva per le mostre (e qui il programma).
e io, bambini di tutto il mondo, sarò lì, a disegnare per tre giorni, dal 29 al 31 agosto, e leggendo fumetti, parlando di fumetti, vivendo di fumetti.
perché il fumetto vivrà sempre. le belle storie a fumetti verranno sempre ricordate e, nella nostra cultura, il fumetto ci sarà sempre.
e, senza nulla togliere alle altre fiere che il loro lo fanno, è anche in falcomics che il fumetto vive.