è una bellissima calda giornata di inizio primavera quando torno nelle mie adorate marche dopo la mattina passata a rimini per partecipare alla conferenza stampa dello smiting festival. dello smiting ne ho parlato qui e qui, ma ci vorrebbe un libro intero per raccontare ciò che solo la passione di pochi (ma che insieme diventano tanti) riesce a creare. Continue reading
smiting-festival
l’arte (e la vita) che (ri)fiorisce dalle mani di daniele canonici
daniele canonici è un artista che va “scoperto”.
scoperto nella misura in cui fa parte di quella categoria di artisti che “esistono” e che, se li conosci, te ne innamori, se non li conosci non fanno nulla per far parlare del proprio lavoro.
discreto, silenzioso, quasi restio a presenziare alle sue esposizioni anche per le inaugurazioni di mostre alle quali partecipa, sembra un artista di altri tempi. oggi funziona moltissimo la comunicazione sui social network e tramite internet, blog e quant’altro la rete metta a disposizione e arrivare a conoscere molte cose non rimane poi così difficile. eppure daniele sceglie che sia proprio il suo lavoro a far parlare di sé.
lavoro prezioso peraltro, quello di daniele, perchè spazia dalla fotografia al recupero decorativo degli oggetti come fosse la cosa più naturale del mondo. Continue reading
le mollette colorate di marta musincanta
immaginate una cassetta contenente delle mollette colorate per stendere i panni.
ecco, ora prendetene una tra le dita. e guardatela.ai più sembrerà un semplice oggetto di plastica (o legno) e ferro. ma il segreto è tutto lì. ci sono persone che non vedono quella molletta solo come tale, ma come l’ennesima, splendida idea nella quale credere e realizzarla. marta è come quelle persone. sceglie una molletta colorata e vede “oltre”. ha un progetto e la sua testolina frulla fino a che non lo vede concretizzarsi. marta è una delle menti dello smiting festival rimini (ne parlo qui e qui) e dovrebbe essere una di quelle persone che non avrebbero bisogno di presentazioni. e invece, a meno che non si sia nel riminese (e non è detto che comunque la si conosca), c’è sempre bisogno di presentazioni. come per daniele canonici (qui il post sulla sua arte), marta è una di quelle persone che ho avuto la fortuna di incontrare nella vita. e mi rendo conto di quante persone meravigliose come loro esistano in questo mondo di caste e raccomandazioni. forse perché anche io, nel mio piccolo, sono una che ci prova a fare Arte (con la a maiuscola) e a divulgarla. con i pro e i contro. siamo artisti e qualunque arte si faccia (io con i fumetti, dani con gli oggetti e le foto, marta con la musica e ci caccio dentro anche lorenza ghinelli con la scrittura), lo facciamo con quello spirito da “spaccare il mondo” che è tipico dei ventenni. ne abbiamo quasi quaranta e siamo ancora lì, con quella voglia. marta ne ha organizzati di eventi e tutti interessanti e “diversi”, ma inconfondibilmente speciali. la nostra collaborazione è prevalentemente collegata allo smiting e…che meraviglia, quelle riunioni di lavoro alla brezza o da botte al neon, e che serate… che magia. questa volta marta e lo smiting propongono una serata all’opificio beccadelli in via beccadelli a rimini che già dal sottotitolo “crossing (our) lives” fa capire quanto sia “oltre” la molletta colorata. Continue reading
non mollare, questo è il tuo posto (prologo).
appena aperta la porta di vetro della galleria dell’immagine a rimini, la prima cosa che si vedeva oltre l’arco che separa le due sale era questa illustrazione. colpiva l’occhio perché era la prima macchia di colore in uno spazio molto bello e molto grande, e molto bianco.
io esponevo insieme al collettivo smiting in concomitanza dell’evento “kid-a” che si sarebbe tenuto quindici giorni dopo al teatro degli atti. l’inaugurazione si tenne sabato 13 ottobre 2012 in un bellissimo pomeriggio fresco e soleggiato. Continue reading
non mollare, questo è il tuo posto (epilogo).
durante la mostra che tenni alla galleria dell’immagine prima della serata organizzata dallo smiting per lo spettacolo “kid-a”, l’ingegnere giuseppe ferri passeggiava visitando le opere esposte.
quando ritornai in galleria, i ragazzi mi dissero che l’ingegnere aveva lasciato un messaggio per me e desiderava essere richiamato.
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