l’arte (e la vita) che (ri)fiorisce dalle mani di daniele canonici

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daniele canonici è un artista che va “scoperto”.
scoperto nella misura in cui fa parte di quella categoria di artisti che “esistono” e che, se li conosci, te ne innamori, se non li conosci non fanno nulla per far parlare del proprio lavoro.
discreto, silenzioso, quasi restio a presenziare alle sue esposizioni anche per le inaugurazioni di mostre alle quali partecipa, sembra un artista di altri tempi. oggi funziona moltissimo la comunicazione sui social network e tramite internet, blog e quant’altro la rete metta a disposizione e arrivare a conoscere molte cose non rimane poi così difficile. eppure daniele sceglie che sia proprio il suo lavoro a far parlare di sé.
lavoro prezioso peraltro, quello di daniele, perchè spazia dalla fotografia al recupero decorativo degli oggetti come fosse la cosa più naturale del mondo. Continue reading

tiberio tein bota!

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lo abbiamo amato.
e lo amiamo ancora.
lo abbiamo calpestato e attraversato innumerevoli volte.
e continuiamo a farlo.
lo conosciamo da che abbiamo memoria.
e i nostri genitori e i nostri nonni e anche quelli prima, fino ad arrivare all’ultima radice dell’albero genealogico.
e oggi che compie 2000 anni, è ancora lì.
noi passiamo e lui ci guarderà farlo.
anche se non lo attraverseremo più, un giorno.
il ponte di tiberio a rimini ha la maggiore età, la cifra tonda invidiabile, e non li dimostra.
perché ci sostiene ancora.
e quando non lo viviamo andiamo a cercarlo.
e ci tuffiamo nella magia del borgo san giuliano.
dove, domenica 7 settembre, si è conclusa la diciannovesima edizione della festa del borgo, per tutti i riminesi la festa de borg.
la festa de borg ha la mia età: 38 anni. e si ripete una volta ogni due, la qual cosa rende questa festa di “quartiere” attesa e amata. Continue reading

le mollette colorate di marta musincanta

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immaginate una cassetta contenente delle mollette colorate per stendere i panni.
ecco, ora prendetene una tra le dita. e guardatela.ai più sembrerà un semplice oggetto di plastica (o legno) e ferro. ma il segreto è tutto lì. ci sono persone che non vedono quella molletta solo come tale, ma come l’ennesima, splendida idea nella quale credere e realizzarla. marta è come quelle persone. sceglie una molletta colorata e vede “oltre”. ha un progetto e la sua testolina frulla fino a che non lo vede concretizzarsi. marta è una delle menti dello smiting festival rimini (ne parlo qui e qui) e dovrebbe essere una di quelle persone che non avrebbero bisogno di presentazioni. e invece, a meno che non si sia nel riminese (e non è detto che comunque la si conosca), c’è sempre bisogno di presentazioni. come per daniele canonici (qui il post sulla sua arte), marta è una di quelle persone che ho avuto la fortuna di incontrare nella vita. e mi rendo conto di quante persone meravigliose come loro esistano in questo mondo di caste e raccomandazioni. forse perché anche io, nel mio piccolo, sono una che ci prova a fare Arte (con la a maiuscola) e a divulgarla. con i pro e i contro. siamo artisti e qualunque arte si faccia (io con i fumetti, dani con gli oggetti e le foto, marta con la musica e ci caccio dentro anche lorenza ghinelli con la scrittura), lo facciamo con quello spirito da “spaccare il mondo” che è tipico dei ventenni. ne abbiamo quasi quaranta e siamo ancora lì, con quella voglia. marta ne ha organizzati di eventi e tutti interessanti e “diversi”, ma inconfondibilmente speciali. la nostra collaborazione è prevalentemente collegata allo smiting e…che meraviglia, quelle riunioni di lavoro alla brezza o da botte al neon, e che serate… che magia. questa volta marta e lo smiting propongono una serata all’opificio beccadelli in via beccadelli a rimini che già dal sottotitolo “crossing (our) lives” fa capire quanto sia “oltre” la molletta colorata. Continue reading

il FUMETTO in chiesa

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conosco sonia mariotti durante la presentazione della mostra ti amo da vivere tenutasi allo spazio gate in autunno, a rimini. ti amo da vivere è stato un bel progetto che ha coinvolto diversi artisti, tra scrittrici e fotografi e il cui tema principale era quantomai attuale, la violenza contro le donne e la ricerca di un linguaggio di sensibilizzazione che potesse far capire al meglio il problema.
c’è sempre stato e continua a esserci.
per anni c’è stato il silenzio.

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