ho imparato ad amare il calcio quando vedevo quanta gioia dava a mia mamma.
la notte del 11 luglio 1982 avevo la febbre e per guarire esistevano ancora le punture.
i miei lasciarono me e mia sorella gemella dai nonni e andarono a festeggiare l’Italia di pablito, scirea, zoff, cabrini e tardelli con gli amici.
calcio e altri sport
Lo story-telling dello sport è profondamente cambiato dagli anni ’10 del nuovo millennio. Questo è il mio, su calcio, ciclismo e altri sport.
Dieci anni di messi
Sono cresciuta amando il calcio in un’epoca nella quale i pantaloncini erano striminziti, le auto erano squadrate come la duna e i numeri sulle maglie delle squadre erano all’1 all’11.
Il numero 9 veniva sostituito dal 16 normalmente e gli scarpini colorati non erano nemmeno nell’anticamera del cervello, tanto che quando Marco Simone in una partita di Coppa Campioni (non si chiamava ancora Champions League) entrò in campo con un paio di scarpini bianchi suscitò non poca curiosità. Erano un paio di scarpini con la linguetta lunga, della Valsport, marca a cui Simone faceva da testimonial, quelle che di solito legavi con i lacci avvolgendoli intorno alla pianta del piede, tra i tacchetti anteriori e quelli posteriori.
Sono cresciuta amando il calcio in un’epoca nella quale vedevi giocare Maradona e volevi fortemente il numero 10 sulle spalle. Continue reading
arrivederci ragazze
intanto, GRAZIE RAGAZZE.
a prescindere.
GRAZIE. Continue reading
ciò che ricorderemo del mondiale brazil2014
i ricordi sono sempre preziosi e, soprattutto, molto personali. la psicologia ci insegna che esistono sì la memoria breve e a lungo termine ma anche quella storica (che è comune a tutti; anche se lo hanno rimesso a posto, noi non lo vediamo e, per esempio, l’orologio alla stazione di bologna per chi lo ha vissuto sarà sempre fermo alle 10,15 così come ci ricorderemo sempre dove eravamo la sera della finale del mondiale in germania nel 2006 vinto dall’italia o il giorno di QUEL 11 settembre). di memorie ce ne sono tante altre, ma tutte ineluttabilmente influenzate da ciò che proviamo in quel dato momento in cui fotografiamo l’immagine nella nostra mente e che rimane indelebile nel tempo. Continue reading
se fossi barbara berlusconi farei un milan della madonna e allo stadio indosserei fissa la maglia di de jong
preludio del sabato di milan-juventus (20 settembre 2014), l’universo calcistico italiano si organizza in pub o pizzate a casa per assistere all’evento nello “scala” degli stadi, san siro altresì chiamato meazza.
io per prima mi sto già seguendo “deejay football club” con zazzaroni e caressa su radio deejay e il non avere nessun abbonamento a qualunque piattaforma tipo sky o premium, a volte, è triste ma è anche vero che, conoscendomi, sarebbe la fine, per me. e chi avrebbe più una vita sociale con tutto il calcio che trasmettono tra serie a, b, champions, europa league, lega pro, liga, bundesliga, league1, la premier e poi e poi? Continue reading