il libro bestseller di ogni natale

abitavo ancora a rimini quando capitò questa cosa e, onestamente, non ricordo quale anno fosse.
ma ai fini del pensiero cambia poco.
avevo questa abitudine, quella di andare a bere il caffè al mio adorato mr.jones a marina centro, il baretto che sta tra la salagiochi central park e il palazzo arpesella per capirci, e farmi una bella passeggiata, scendendo lungo viale trieste verso il mare e guardare la vetrina della libreria gulliver.
e fu lì, che mi accorsi del cartello con la classifica dei libri più venduti tra natale e i primi di gennaio.
certo, direte voi, meglio non fidarsi mai di queste classifiche, e questo è più che giusto, ma in quella lista di titoli, tre su dieci (e fu questo a cogliere la mia attenzione), erano le previsioni astrologiche scritte da astrologi più o meno conosciuti per l’anno dopo.
l’espressione della mia faccia che vi ripropongo qui sotto e con lo stesso berretto di allora è una faccia affinata meticolosamente ogni giorno per circa dieci anni ogni volta che passavo davanti a quella vetrina e quella classifica. e per fedeltà al ricordo di quel giorno, mi sono messa anche la sciarpa e il giubbotto e mi sono selfata davanti alla libreria del mio studio per drammatizzare davanti a una congrua scenografia.

io

faccia affinata per altro non solo per le novità di paolo fox o di branko ma anche per i vari fabio volo e irene cao tra i soliti camilleri e gramellini (che però quando parla da fazio a me piace).
rispettando assolutamente il credo che il gusto sia soggettivo (ciò che è bello per me non è scritto da nessuna parte che debba piacere anche a te) e accettando i libri pubblicati a caso giusto per saturare il mercato e senza nemmeno un lontano barlume della qualità che ci si aspetta (spendo 20 euro e pretendo che sia un libro della madonna) e dietro al mero successo commerciale, e soprattutto facendosi scorrere addosso le mode letterarie che che se ne dica esistono da sempre (l’era pennac, l’era hornby e oggi di elena ferrante che non si sa chi sia, lo riscoperto andre dubus, george saunders che continua felicemente la tradizione americana di quelli di mcsweeney’s dei vari eggers e chabon e prima di loro il cosiddetto brat pack letterario dei vari ellis, mcinerney e leavitt, e ancora le edna o’brien ottuagenarie scrittrici alla alice munro che se non avesse vinto il nobel avremmo continuato a non sapere chi fosse), è quasi tutto accettabile. anche per forza, perché non rimane granché togliendo togliendo e togliendo.
e, cosa non trascurabile, è necessario calarsi in un bagno di calma tibetana e fare un favore al mondo non pensando e non chiedendosi perché, altrimenti si entra in un loop dal quale non si esce più. sarà poi che ormai mi sto mettendo il cuore in pace e sto alzando bandiera bianca sul mistero del successo di un libro, non mi sorprende che i libri di astrologia, di cucina e di giardinaggio abbiano più successo di un qualunque libro che per me è stato fondamentale nel mio percorso di crescita e di cultura personale.
certo, se lo scopo della vita è cucinare bene come la benedetta parodi o l’uovo perfetto di cracco, non credo si abbia molto in comune, però, sapete com’è, esistono gli interisti, percui.
ed è inutile che si sgranino gli occhi inorriditi. o che si faccia i superiori: io non leggo gli oroscopi, io non faccio questo bla bla bla. è vero che spesso il tono dei miei articoli sia mistificante o che possano sembrare faziosi. spesso, al contrario, mettono invece in luce le debolezze umane che io per prima vivo sulla mia pelle. e non mi vergogno di ammetterle, queste debolezze. o quantomeno i miei gusti. e confesso robe che ciao.
tipo che leggo l’oroscopo sulla gazzetta.
e si è tutti un po’ colpevoli, chi più chi meno.
l’oroscopo di rob brezsny su internazionale accompagna ogni nostro giovedì che ci hanno regalato su questa terra e lo leggiamo tutti. poche pugnette. uno sguardo o un click a quella pagina la si fa sempre. si è tutti un po’ colpevoli.

oroscopointernazionaleall’inizio non sapevo nemmeno chi fosse, brezsny. poi un giorno, quattro anni fa in spiaggia, quando dividevo l’ombrellone 105 al bagno 15 con le amiche, alcune portavano letture fondamentali come marie claire, vanity fair, amica e, per fare le esotiche, internazionale. e fu allora che chi leggeva l’oroscopo chiedeva silenzio (cosa per altro abbastanza difficoltosa considerando che davanti avevamo il parco giochi recintato dei bambini che correvano ululando a destra e manca) e citando i segni, li leggeva. essendo sempre noi, molti credo che non si siano mai letti, tipo non c’era un gemelli. con un uso sempre più smodato di internet e della trasposizione delle riviste da cartacee a siti e, mettiamoci pure, matrimoni, figli, convivenze e trasferimenti in altre regioni, l’oroscopo ce lo leggiamo per i fatti nostri e quella spassosa lettura di gruppo è come il nostro silenzioso e abbandonato ombrellone numero 105. che per altro adesso non c’è proprio perché tiziano ha smantellato la spiaggia.
e credo che questa condivisione sia come quando, sempre in spiaggia, fai i test di “cioè” o guardi san remo. che poi ascoltare paolo fox l’ultimo dell’anno su rai2 è la stessa cosa. è quella roba che fai con gli amici e proprio perché sono amici ti perdonano anche di costringerli a guardare pure la finale di coppa italia lega pro.
ma c’è modo e modo.
un conto, credo, sia guardare insieme anche l’oroscopo di fox (tanto poi me lo riguardo su internet perché c’è troppo casino e mi deconcentro) in un momento faceto come se ne fanno sempre con gli amici e un conto invece è comprarsi l’intero libro.
eppure, lungi da qualsiasi speranza e attenti ai libri che si possono regalare per natale anche a costo di passare giornate intere in libreria, a gennaio, alzando la bandiera bianca di cui sopra, nella classifica ci scovi un libro di astrologia con le previsioni dell’anno dopo.
e non c’è niente da fare.
puoi chiamarti anche papa francesco e scriverlo tu un libro, ma quello di astrologia ti batterà sempre. perché la gente crede più a paolo fox che a te.
non a caso, bufala o meno, è diciamo recente la notizia che vede protagonista lo stesso fox salvato dall’aggressione di una donna non contenta del suo oroscopo. il che dovrebbe far riflettere, se fosse vero l’accaduto.
un libro di astrologia è fisso tra i bestsellers del natale.
almeno brezsny ti confessa che le sue previsioni sono robe poetiche buoniste e ottimiste e segue la filosofia del credici che poi lo realizzi e del calcetto nel culo per muoverti. e comunque sono spassosi. e chiaro, continuerò a leggerli. e chiaro, mi entra e mi esce come informazione al pari di tutte quelle cose poco importanti di cui ogni giorno è costellata la vita. e non ci capisco nulla, non ho idea di cosa significhi la luna in una casa o giove in quella posizione men che meno il ruolo del sole, dei pianeti e della madonna. e terra, acqua, aria e fuoco sono elementi del mondo.
e allora perché lo leggo perdendo tempo? mi domandate correttamente.
tempo che è come la salute, fondamentale in questa vita. insieme al fattore c sacchiano, mi ricordate pure.
bella domanda.
vale, bambini di tutto il mondo, la carta dell’umanità e di saturno contro?

 

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