ciò che ricorderemo di questo mondiale brazil2014 – 1/5

presentazione

i ricordi sono sempre preziosi e, soprattutto, molto personali. la psicologia ci insegna che esistono sì la memoria breve e a lungo termine ma anche quella storica (che è comune a tutti; anche se lo hanno rimesso a posto, noi non lo vediamo e, per esempio, l’orologio alla stazione di bologna per chi lo ha vissuto sarà sempre fermo alle 10,15 così come ci ricorderemo sempre dove eravamo la sera della finale del mondiale in germania nel 2006 vinto dall’italia o il giorno di QUEL 11 settembre). di memorie ce ne sono tante altre, ma tutte ineluttabilmente influenzate da ciò che proviamo in quel dato momento in cui fotografiamo l’immagine nella nostra mente e che rimane indelebile nel tempo.
eventi come i mondiali, a prescindere che piaccia o meno il calcio, rendono comune la memoria storica.
non ti piace il calcio? be’, quando si tratta di mondiali SAI comunque quando gioca l’italia e anche se non ti interessa LA FACCIA DI CASILLAS al 4 – 1 dell’olanda sulla spagna L’HAI VISTA almeno una volta da qualche parte come IL DOLORE DI NEYMAR accasciato a terra con una vertebra fratturata. o IL MORSO DI SUAREZ.
o il GERMANIA – BRASILE 7 – 1.
e anche una di queste illustrazioni realizzate per ESPN dal graphic designer brasiliano cristiano siqueira:
quando l’arte incontra il calcio.

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insieme al fatto che un mese di collegamenti dal brasile, ti hanno fatto venire una voglia di andarci che ciao.
così, questi sono alcuni ricordi della memoria comune di questo #brazil2014.

1. la bomboletta spray usata dagli arbitri per indicare la linea sui calci di punizione

spray

2. la faccia di iker casillas sul 4 – 1 dell’olanda

casillas

3. le polemiche sul campo di manaus e l’umidità e gli scontri pre mondiali raffigurati anche nei murales

murales

4. gli scarpini bicolore della puma e quelli alti della nike e il suo fantastico spot in 3d

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scarpette_puma

5. la domanda: chi è parolo?

ma soprattutto: chi è paletta?

6. neanche una spada laser è più disintegrante di un commento di bartoletti

(che dichiarò dopo la partita inaugurale brasile – croazia a proposito del rigore inesistente: se deve vincere il brasile almeno non così, allora diamogli subito la coppa e ci evitiamo di guardare 60 partite).
augh!

7. deejay football club speciale mondiali con zazzaroni e caressa

caressa ha spesso la bocca impastata da chi si è appena svegliato e infatti i suoi interventi sono racchiusi in una singola sessione tra una canzone di checco zalone (la hit “tapiño”) e quella di pitbull e j.lo. (che alla fine al millesimo ascolto quasi piace). ma sempre puntuali e con una prospettiva umana che te lo fa piacere anche se il tarlo che sia il marito della benedetta parodi che sfornella a ogni ora non abbandona mai.
e poi piace perché quel “chiudete le valigie, andiamo a berlino!” per le nuove generazioni è come quel ripetuto “campioni del mondo!” di nando martellini per quelli della mia e che è indelebile nella memoria.
zazzaroni invece è una molla nonostante faccia le ore piccole sulla rai nei vari speciali.
dice sempre la sua e anche il suo livello umano spacca.
trasmissione radiofonica tra le più azzeccate nel mese del mondiale.

8. le pubblicità della fiat con bruno pizzul e giovanni trapattoni

stranamente mandate in onda appena iniziato il mondiale, i due simpatici vecchietti ci vengono mostrati su una spiaggia brasiliana e in qualunque situazione da “italiani” all’estero.
simpatica la prima “vogliono fare il 3 – 4 – 2 e giocano in cinque”, poi anche basta.

9. l’espressione “porca Paletta” torna prepotentemente in auge per due settimane.

10. negli speciali sulla rai dibattono tanto sull’italia ma pochissimi che dicano contro chi si gioca con argomentazioni valide e plausibili

(ossia da giornalisti preparati e competenti) e, aggravante imperdonabile, non si è mai ricordato che prandelli ha fatto il meglio che poteva ridisegnando una squadra che ha subìto l’infortunio di montolivo (che era un perno intoccabile come pirlo per dirla tutta) a dieci giorni dall’inizio della competizione.

11. la vita vale di più di un mondiale e schumacher esce dal coma

curiosamente lo stesso giorno in cui esordisce la sua germania ai mondiali contro il portogallo.
e come vince… 4 – 0 ai lusitani.

12. il primo gol della storia di un mondiale deciso con la moviola della goal line technology in francia – honduras

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13. la copertina di “marca”

giornale spagnolo, che intitola “the end” sotto l’immagine di andrés iniesta con la faccia coperta dalla maglia che esce da solo dal campo.
la totale, assoluta, umiliazione globale della spagna, fuori dal mondiale dopo appena due partite (e soprattutto i commentatori di radio rai1 con la battuta: se ha abdicato il re può abdicare anche del bosque. geniali)
e la verità è che la spagna è un paese bellissimo, chiunque ha un amico spagnolo e gli vuole anche bene, solo che quando si parla di calcio e una squadra vince tutto e diventa sborona e spocchiosa (ma come la francia che spocchiosa lo è a prescindere semplicemente perché i francesi sono così) ti sta immensamente sulle palle e ti da un gusto simile al senso di giustizia che normalmente non c’è mai.

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14. la cappella stratosferica del portiere della russia akinfeev contro il sud corea nell’ 1 – 0 iniziale

(finirà 1 – 1) e i suoi guantoni sulla faccia steso supino a metà porta che piange come un bambino.

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15. il gol del 2 – 1 di cahill in olanda – australia (finita 3 – 2) che carletto pellegatti in un servizio su studiosport di italia1 paragona blasfemicamente alla rete al volo di dio van basten nell’europeo ’88

van basten era van basten e quella era la finale dell’europeo.
di questa olanda – australia, finito il mondiale, e, soprattutto, di cahill, non se ne ricorderà nessuno.

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16. venerdì 20 giugno, il popolo calcistico italiano non si dimenticherà mai più del costa rica

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17. i fratelli boateng

(uno jerome che gioca nella germania, l’altro kevin-prince nel ghana), il dramma dei fratelli touré della costa d’aviorio (il fratello ibrahim morirà di cancro il 19 giugno mentre loro giocano contro la colombia), le lacrime di dié durante l’inno in memoria del padre (notizia datagli qualche momento prima della stessa colombia – costa d’avorio).

18. rihanna twitta che kevin boateng è carino

melissa satta parte per il brasile ringhiando.

rihanna

19. le gambe più tatuate. in realtà una

quella di raul meireles, centrocampista dal taglio mohicano di capelli e dalla folta barba del portogallo, sulla quale spiccano i volti della moglie.

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20. è il mondiale dei social network

e twitter batte facebook. maree di hashtag, ogni nazionale ha il suo lungo e breve (in quello breve tipo #ITA a seguito appare la bandiera).
è divertentissimo.

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21. gli errori arbitrali

si sperava che fosse un episodio singolo l'”aiutinho” (così definito il rigore inesistente di nishimura nella partita inaugurale brasile – croazia)
dovuto alla tensione dell’esordio e del terrore psicologico. invece, in alcune partite hanno davvero condizionato i risultati finali tanto da far pensare che, per quanto scarsi quelli italiani e criticatissimi in campionato, incredibilmente sono risultati tra i più bravi nel mondo. il che fa capire quanto quelli scelti per i mondiali siano davvero di bassissimo livello.
i più eclatanti che io ricordi:

  • venerdì 20 giugno, italia – costa rica: sappiamo tutti come è finita, ciò non toglie che nella memoria comune rimarranno i due clamorosi errori di balotelli e il non gioco dell’italia sorprendentemente crollata mentalmente e fisicamente, e non toglie che c’è un rigore per il costarica commesso da chiellini. valutazione sbagliata dell’arbitro.
    questo forse è l’unico caso di svista arbitrale che non influisce più di tanto sul risultato finale. 1-0 comunque per il costarica. ma poteva essere peggio.
  • sabato 21 giugno, argentina – iran: c’è un rigore per l’iran sullo 0-0. valutazione sbagliata dell’arbitro. finirà 1-0 per i biancocelesti con magia di messi nel recupero.
    (e polemica sugli spalti a maradona, reo di portare sfiga all’argentina da parte del presidente della federazione. come se ne va dallo stadio, in effetti, segna messi).
  • sabato 21 giugno, nigeria – bosnia: djeko parte dietro la linea del fuorigioco dei difensori della nigeria e segna. valutazione sbagliata del guardalinee, rete (REGOLARISSIMA) annullata.
    finirà 1-0 per la nigeria (con una rete peraltro viziata da un fallo) e bosnia e herzegovina fuori dal mondiale a causa di questo risulato.
  • domenica 22 giugno, belgio – russia: c’è un rigore per la russia sullo 0 – 0. valutazione sbagliata dell’arbitro.
    finirà 1-0 per il belgio. russia fuori dal mondiale.
  • lunedì 23 giugno, olanda – cile: incredibilmente la partita più importante del girone, l’altra, spagna – australia, una pura formalità.
    quando scrivo queste righe sono le 20,25 e probabilmente la roja è già in aeroporto per tornare in spagna. ci sono ben due rigori per il cile sullo 0 – 0. valutazioni sbagliate dell’arbitro. finirà 2-0 per l’olanda. ininfluente per il primo posto in realtà. per differenza reti la prima del girone è l’olanda.
  • 23 giugno, brasile – camerun: forse anch’esso ininfluente sul risultato finale, ma il 3-1 di fred è segnato in fuorigioco. finirà 4 – 1 per il brasile.
  • 24 giugno, italia – uruguay: dopo l’espulsione di marchisio (immeritata), suarez merita il rosso diretto per il morso su chiellini.
    finirà 1 – 0 per la celeste.
  • 29 giugno, ottavi di finale tra olanda – messico. non esistono i rigori su robben (che peraltro ammetterà che non c’erano). valutazioni sbagliate, ma forse per come è andata ai messicani era meglio dare il primo che non il secondo con il quale devono dire addio al mondiale al 95mo.
    finisce 2 – 1 per l’olanda.
  • 29 giugno, ottavi di finale tra costarica-grecia. dopo il gol stupidissimo del costa rica con ruiz (il carnefice dell’italia, ma non ce lo ricordiamo perchè la sua faccia è stata sostituita in quasi tutte le foto dalla coppa rica, il gelato), c’è un nettissimo fallo di mano di un difensore greco che pensa si stia giocando a pallavolo. un bagher perfetto, non visto nemmeno dal guardalinee.
    passerà il costa rica ai rigori.
  • 4 luglio, primo quarto di finale tra germania – francia. nel primo tempo, dopo l’1 – 0 della germania (peraltro risultato finale), c’era un rigore per la germania che era più grande dell’ATLAS al CERN.

e sempre in questo punto, aggiungerei il tentativo FIFA nel suggerire (ordinare dunque) agli arbitri di non ammonire i giocatori nella prima mezz’ora di gioco.
cioè: se uno spacca una gamba a un avversario non prende nemmeno il giallo, giusto?