la top five delle canzoni MONDIALI

coppa

 

la partita inaugurale del mondiale 2014 in brasile (e anche su questo argomento ci sarebbe da scrivere un post…vi ricordate che figura di merda fece l’argentina campione uscente ai mondiali del 1990 in italia contro il camerun?), brasile-croazia, si avvicina velocemente.
e, come sempre, ci saranno almeno tre ore di concerto pre partita.
so già che, difficilmente, quegli zucconi della rai mi faranno vedere lo scontro tra shakira vs jennifer lopez, ree, la prima, di aver (dicono) fatto uscire un singolo additato come la canzone “non” ufficiale del mondiale, la seconda purtroppo di averlo cantato con quel prezzemolino di pitbull [we are one(ole ola)].

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da anni esiste una canzone che ci accompagna durante quelle notti mondiali.
in realtà, la storia ci racconta che è addirittura da cile ’62 (e c’era ancora la rimet) che viene scelta una canzone che praticamente ci spacca le palle solo in quel mese di durata della manifestazione.
la lista, fortunatamente, è breve e siccome sono nella mia fase mondiale (mi guardo TUTTO, da studio sport a dribbling, la gazzetta è diventata la mia migliore amica e delle squadre DEVO sapere e conoscere tutti i convocati, tant’è che quando il post su twitter ha pubblicato l’articolo sui 23 convocati della spagna ho messo la stellina dei preferiti per leggerlo con calma) naturalmente DEVO sapere anche quali sono le canzoni dei mondiali.
e sempre in realtà, sarebbe dovuto essere un podio e non una top five, ma top five suonava un vallo meglio.
così, vi tocca ascoltare anche qualche strazio.
al quinto posto, troviamo la canzone per germania ’74.
l’ho scelta perché – a parte il tedesco che per me è assolutamente improponibile come lingua (vi siete mai immaginati rose che dice “jack, sto volando!” sulla prua del titanic IN TEDESCO?), probabilmente per i teutonici è una bella ballata da oktoberfest. cioè da cantare e ballare dopo damigiane di birra. e probabilmente anche allegra il giusto per i mondiali, che è l’apoteosi delle damigiane di birra.
il nome del gruppo o cantante è pervenuto, ma, suppongo, dimenticabile.

al quarto, non poteva mancare ennio morricone, che la compose per argentina ’78.
notare nell’ascolto la melodia che riporta alla memoria più il cartone animato “marco, dagli appennini alle ande” che non una musica da festeggiare allo stadio.
ma morricone È morricone…per cui…

al terzo posto “notti magiche” da italia ’90. per molteplici motivi.
per esempio, potete averla odiata all’infinito, ma dentro di voi, come inizia, un vaso di pandora si apre e non solo vi scoprite a conoscerne le parole, ma anche a cantarla a squarciagola.
oppure: chi è che non ha mai pensato che bennato e la nannini insieme fossero il massimo della tamaraggine?
oltre al fatto che il simbolo di italia ’90 era il più brutto mai visto fino a quel momento, il cui nome “ciao” fu scelto grazie a un sondaggio il quale domandava quale fosse la parola di italiano più conosciuta al mondo. simbolo che a onore di cronaca, campeggia ancora immune dai ventiquattro anni passati e dagli agenti atmosferici di ogni tipo, all’entrata di un distributore di benzina sulla strada che porta alla zona del conero, prima di sirolo e numana.
testimone della sua esistenza è luca genovese. da quando abito nelle marche, non c’è ristorante o cantina che tenga. quello VA ASSOLUTAMENTE VISTO.
avrei voluto fare una foto ed essere immortalata con “ciao”, ma non ho trovato nessuno che mi assecondasse in questo. nemmeno un lavavetri di quelli fermi ai semafori. mi domando il perché.
altro motivo, è la canzone che ha il primato dell’ufficialità delle canzoni dei mondiali. fu la prima a essere commissionata apposta per la manifestazione.
e soprattutto, un motivo che forse è il più valido di tutti oltre ad aver odiato caniggia e zenga da qui all’eternità, è che stiamo invecchiando e il 1990 per molti di noi erano gli anni dell’adolescenza, anni da ricordare. perché non torneranno più.
quindi è tutta vostra. e cantatela pure. nessuno vi giudicherà.

al secondo posto, ciò che si avvicina a quello che dovrebbe essere una canzone che rispecchia i mondiali: ricky martin con “la copa de la vida” da francia ’98.
allegra, ballerina, spensierata e dal testo imbecille: “tu y yo alè alè alè”. cioè!
e poi lo spagnolo fa un vallo. e lui era al massimo del suo gayoso splendore.

e al primo posto, be’, il top del top. shakira con “waka waka” da sudafrica 2010.
semplicemente bella bella bella.
chi è che non ha mai rifatto il balletto?
una canzone che è rimasta oltre il mondiale e che ancora ci ricordiamo.
io ve la propongo in spagnolo. perché fa un vallo. e lei è splendida e solare.

eccoci qui. questo è.
se vi volete fare del male, bambini di tutto il mondo, qui il resto delle canzoni (che vi cercate da soli):

  • cile ’62 “el rock del mundial” los ramblers
  • inghilterra ’66 “world cup willie” lonnie donegan
  • messico ’70 “futbol mexico ’70” r. do nascimento
  • spagna ’82 “mundial ’82” placido domingo
  • messico ’86 “el mundo unido por un balon” j.abara
  • usa ’94 “gloryland” daryl hall
  • corea/giappone 2002 “boom” anastacia

e una chicca. nel 2006, la canzone scelta fu questa. una mazzata nei coglioni fa meno male. una palla che nemmeno celine dion.

anche mi piace lasciarvi con quella che per noi italiani è diventato l’inno di quei mondiali, parafrasando “seven nation army” dei white stripes.

e un’altra frase che è diventata un tormentone, e che ci riporta a momenti unici e detta da fabio caressa.
e siate sinceri che a rivederla vi batte ancora il cuore e vi emozionate ancora così tanto che una lacrimuccia è lì sul punto di scendere: ANDIAMO A BERLINO! ANDIAMO A BERLINO! ANDIAMOCI A PRENDERE LA COPPA! CHIUDETE LE VALIGIE! ANDIAMO A BERLINO!

 

(alla fine sono riuscita a farmela fare! foto scattate il 2 giugno 2014)

ciao