gazzetta.it ti leggo come una bibbia ma questa cosa qui non la dovevi fare

La-Gazzetta-Copia-vergogna

la notizia è passata ai più praticamente inosservata, ma nel piccolo mondo del fumetto ha provocato un terremoto che è sconfinato in internet come uno tsunami.
chi mastica di fumetto o chi ne è appassionato o chi, come me, lo fa per lavoro, un nome come quello di alessandro apreda, più noto come docmanhattan (da uno dei personaggi di “watchmen” scritto da quel genio di alan moore), non è sconosciuto.
il doc in questione, personcina eclettica che spazia dall’essere giornalista, scrittore, finanche recensore di videogiochi e cartoni animati e film e serie tv e sceneggiatore di fumetti, sviluppa nel tempo sul suo blog chiamato l’antro atomico del dr. manhattan non solo un suo inconfondibile lessico ma una personalità nostalgica anni ’80 che ogni volta che ne scrive apre vasi di pandora ai suoi affezionatissimi lettori. nerd tra i nerd (ma ha ancora valore questa definizione? non abbiamo ormai accumulato una cultura generica di base tale che al milionario risponderemmo tranquillamente senza l’aiuto del pubblico e la telefonata a casa su quale personaggio di “star wars” ci sta più sulle palle anche senza averlo MAI visto? lo sa anche mia nonna che è sotto terra e pace all’anima sua che jar jar è in assoluto il peggiore della saga), nei suoi articoli tira fuori automen e holly&benji come fossero veri e li condisce colpendo quelle corde del cuore che ciao.
la faccenda si consuma in quel brevessimo lasso di tempo che può essere il mondo nel web. e succede questo: viene fuori che il film “jurassic world” è pronto e se ne si aspetta l’uscita e nel mentre il primo trailer viene bramato di essere visto come quando si aspetta che giochi l’italia in finale della coppa del mondo. il buon doc, badate, scriveva il suo articolo sul blog intitolandolo tipo “20 cose che non sapevate di jurassic park” addirittura il 19 maggio 2014. puntuale, preciso, interessante come sempre, già allora. se non che, sul sito della gazzetta dello sport, esce un articolo per commentare il trailer appena diramato. peccato che sia completamente COPIATO da quello del doc. con l’aggravante che non vi è alcun riferimento alla fine del testo sulle fonti usate dalla gazza.
a quel punto, il doc scrive alla redazione della gazza ma non ottiene risposta. e intanto in internet si scatena l’inferno. l’hashtag è #Plagio e, mettila come vuoi, ma la notizia del plagio viene fuori. il web con l’hashtag spopola e tutti con i loro tweet informano del loro enorme disappunto (e non ne sono esente nemmeno io).
si crea un tale putiferio che la gazzetta.it (o chi per loro) invia le scuse ufficiali e aggiunge la fonte all’articolo increscioso. il doc ce lo fa sapere così, con un suo articolo successivo che spiega ciò che è accaduto e  del mmh, chiamiamolo lieto fine dell’episodio.
ora, con tutto l’amore del mondo nei confronti di una stirpe ormai rara come i giornalisti, ma no, cara gazzetta.it, questa cosa qui non la dovevi fare. rubare è addirittura uno dei dieci comandamenti e ti fracassano i maroni anche a catechismo, dai che ti dai la impari e la impari a prescindere. ma ciò che è agghiacciante in tutto questo è che il furto è stato fatto come fosse una roba “normale”, come se copiaincollare fosse legittimo, come se siccome il web ha una grave disfunzione nella memoria a lungo termine ci sta copiare un articolo uscito mesi prima. ma no, non lo è. ognuno di noi, anche io, ho il mio blog e scrivo le mie puttanate, ma diamine, è il minimo che se usano un mio articolo quantomeno se ne si citi l’origine, non dico che non te lo permetto (figurati a chiedere soldi che peraltro sarebbe anche onesto) ma almeno chiedere! e chiedere, dicono, è metà dell’avere.
possibile che siamo messi così male?
possibile che ok, va bene, l’originalità è dura da avere ma arrivare a rubare è troppo. e non stiamo parlando di un sito di giardinaggio (con tutto rispetto), stiamo parlando della gazzetta.it santo cielo!
possibile che un sito seguitissimo come quello abbia fatto uno scivolone tale?
che per carità, ci può stare, scivolare, bambini di tutto il mondo, ma questo è un tackle a forbice da tergo sulle gambe del doc da rosso diretto e squalifica a vita.

(e visto che si ruba non cito la fonte della foto iniziale, presa in prestito dal blog del dr.manhattan  nell’articolo del tipo lieto fine)

 

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