66204

I chilometri dell’auto ibrida, 66204.
L’Italia fuori dal Mondiale.
Analogamente al movimento calcio Italia da rifondare e ricostruire, devo fare anche io lo stesso percorso (salvando però qualcosa di buono, io sì).
E poi, del buon Rosso Piceno. Continue reading

come i mammut

occupare-autogestire

la prima e unica volta che partecipai a un’occupazione a scuola fu tipo a 16 anni. credo. perché nel frattempo ho i capelli bianchi e, sinceramente, pensavo che le occupazioni a scuola si fossero estinte come i mammut. sbirciando tra le notizie, scopro che non è così, ma che, come vent’anni fa e come prima di noi i nostri debosciati genitori sessattontini, si svolgono ancora.
ora, dovete sapere che faccio parte di quella generazione di mezzo, quella nata tra la metà degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, quella per intenderci che con i nostri genitori a fare gli hippie e a guardare dal vivo i beatles, ci suggerivano di seguire le loro orme, quelle cioè del dopo woodstock quando loro si erano divertiti come matti e poi avevano messo su famiglia, università, lavoro bla bla bla. così dovevamo fare anche noi, a parte aver avuto i cartoni animati giapponesi e a vent’anni le spice girls invece tipo dei doors, e oggi come allora niente, è ancora così. ti dicono, laureati e poi fai il lavoro per cui hai studiato o quello che c’è ma da avere uno stipendio fisso mensile e che non sia tipo operatore ecologico che fa brutto. al massimo va bene anche quella cosa con il computer. che tradotto sarebbe tipo il visual designer. Continue reading

ardesia, pietra di lavagna

Mabino+Ilino_50

fin da piccolini, entrando nelle aule scolastiche, guardavamo quel quadro nero come scenografia di una futura interrogazione dovendo scriverci sopra equazioni o declinazioni, avendo poco prima assistito alla cancellazione di disegni di arte moderna da parte dell’insegnante dopo il suono della campanella.
osservavamo le nostre linee sperando che quei nostri capolavori fossero in un qualche modo memorizzati nei cassetti della nostra memoria, per non dimenticare.
osservavamo i nostri scarabocchi sperando magicamente che ci fosse una memoria, qualunque essa fosse, la nostra, quella della lavagna stessa, quella della maestra, che durasse nel tempo. Continue reading