Elisabetta Sabbatini, un’amica che ha continuato a lavorare nei giorni della quarantena da coronavirus. È una persona buona che sorride sempre. Figurina #110 S2.
Elisabetta lavora in una grande catena di supermercati.
Nelle videochiamate tra aperitivi e ricette ci aggiornava sulle condizioni, su ciò che vedeva, delle file, su ciò che settimanalmente era in cima alla classifica degli acquisti e ci suggeriva l’orario migliore e con meno coda.
Ci mandava le foto dallo spogliatoio e sorrideva. Ha continuato a sorriderci raccontandoci la qualunque, in un momento così con le poche notizie che c’erano, continuava a sorridere. Gli occhi le ridevano sempre mezza nascosta da occhiali e mascherina.
Ho scelto lei da disegnare.
Nella mia astrusa collezione delle figurine disegnate che sta diventando un diario illustrato di ciò che vedo e vivo, e anche delle mode (le penultime, per dire, erano Lila e Lenù dell'”Amica geniale”, Bugo e Morgan li ho messi nelle “mele” 7), ho scelto lei per tutte quelle persone che durante questa quarantena hanno continuato a lavorare nei supermercati.
Testimoniando la situazione in uno dei supermercati della stessa catena di Betta mandato a Propaganda Live, un ragazzo toscano raccontava che, dopo la laurea, gli amici lo perculavano per quel lavoro e ora lo chiamano “eroe” e lo ringraziano.
Non ci è mancato nulla nei supermercati, sono stati dei grandi.
Più tardi la sento e poi vi dico.