La Kinder brioss

L’illustrazione acquistabile nel MabelMorriStore su Etsy ha una storia.

A disegnarle mi è venuta fame.
Non proprio fame ma luveria.
Luveria in romagnolo significa golosità, qualcosa di luverioso è la piadina alla nutella a fine pasto, un gelato dopo la pizza, una merendina, anche due, con il tè caldo delle cinque.
Ne ho disegnate tre, di merendine; lo stomaco brontola, quando scrivo queste righe è l’ora dello spuntino mattutino, ma se le avessi per le mani… farei scoppiare la plastica della confezione.
Lo avete mai fatto?
Per me era diventato un rito: prendi la merendina, la tieni con due mani e lasci salire l’aria in sù fino allo scoppio. Il mangiarla invece è un rito troppo breve.
Ne ho disegnate tre, di merendine, nella mia testa ho pensato a un trittico di pura luveria: la Kinder brioss, il Tegolino e la Girella.
Kinder, Mulino Bianco e Motta, tre aziende che hanno segnato l’infanzia e l’adolescenza, la vita in generale dei nati nei settanta.
Siamo sopravvissuti all’olio di palma e sopravviveremo (e ci stiamo benissimo noi quarantenni) alle cucine con librerie e quadri.
Io inizierei dal trittico delle merendine appese.

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