Hashtag “Italia fuori dal Mondiale”

Italia fuori dal Mondiale dopo la doppia sfida contro la Svezia.
Un salasso, un crollo verticale che fa malissimo: all’economia, al movimento calcio, alla politica dello stesso, ma soprattutto ai tifosi, alla cocente delusione di fronte a giocatori troppo spesso incensati e la cui unica colpa sono i lauti guadagni che, proprio perché esorbitanti, non devono mai sbagliare.
Ma il calcio, il giocare a calcio è un’altra cosa.
E l’essere fuori da Russia 2018 è un’occasione preziosissima per asfaltare e ricostruire.

Di fatto le Adidas World Cup e le più famose – e a tutt’oggi un modello vendutissimo – Copa Mundial sono identiche, tranne per il fatto che le prime hanno i tacchetti avvitabili in alluminio e intercambiabili e sono adatte ai campi molli e fangosi, mentre le seconde hanno i mitici tredici tacchetti e perfette per i terreni asciutti e compatti (e l’erba non troppo alta).
L’illustrazione la realizzai per la seconda e terza di copertina del fumetto breve “Fino a qui tutto bene” edito da Self Comics e in estate ripreso dall’allegato de Il Manifesto “Alias Comics”.
Chi ha letto la storia capisce perché sono fangose e perché sono le protagoniste della splash page, ma in quest’Italia fuori dal Mondiale in un oggi piovoso e fangoso, essendo la notizia di apertura di qualunque trasmissione radiofonica e televisiva, ci sta.
Oggi ci sta, anche come immagine simbolica: un paio di scarpe da calcio dopo la “battaglia”, ancora sporche, ancora infangate, lasciate in un angolo in quell’attimo sospeso della doccia che lava via tutto, prima di essere raccolte e lavate a casa, con cura, per rialzarsi e ripartire dalla prossima partita.
Ed è anche l’immagine perfetta dell’Italia attuale.
Purtroppo.

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