ciò che ricorderemo di questo mondiale brazil2014 – 2/5

presentazione

qui la prima parte dall’1 al 21.
questa è la seconda, dal 22 al 31.

22. la moda dei calciatori dei calzettoni alti fino a sopra il ginocchio

calzettoni

23. i tifosi della germania accompagnano la squadra durante le partite con il nostro “popopopo”

ladri.

24. il curioso dibattito nel non sapere se si dice IL costa rica o LA costa rica

questione a tutt’oggi, a mondiale finito, avvolto ancora nel mistero.

25. gli addii

tanti e, molti, commoventi.
oltre ai greci che hanno ancora un paio di giocatori dell’europeo da favola del 2004, saluta la nazionale del camerun l’ex interista eto’o.
ma il più sentito è quello di david villa della spagna. segna di tacco l’1 – 0 nell’inutile spagna – australia (finirà 3 – 0) e del bosque lo cambia a metà secondo tempo. uscito, scoppia in lacrime. per lui era l’ultima partita con la maglia della nazionale.
cattiveria a parte, non è mai bello lasciare così, da campioni, un evento come il mondiale. questi giocatori meritano tutto il rispetto possibile. hanno regalato alla spagna otto magnifici, strepitosi anni di vittorie che difficilmente rivedranno.
dovrebbero tornare in patria comunque applauditi e non fischiati.
e quello che fa più male.
l’addio degli addii: quello di pirlo (qui sotto l’omaggio di osvaldo casanova). sappiamo tutti come è finita italia – uruguay ed era anche l’ultima partita in nazionale di pirlo. grande campione che almeno una coppa del mondo l’ha alzata (che però già nel volo di rientro ha quasi smentito l’addio).

osvaldocasanova

e non mi chiamo bela guttman e non ho proprio il potere di lanciare maledizioni. ma fino a che si aspetta uno come balotelli che continua a “mancare” negli appuntamenti importanti, l’italia difficilmente vincerà qualunque coppa negli anni della carriera del mario nazionale.

26. il professor castellacci, medico della nazionale, ha i suoi warholiani 15 minuti (2 settimane in questo caso) di celebrità

27. lo sgomento dei giornalisti rai di fronte all’eliminazione dell’italia che non sanno più a cosa attaccarsi per dare qualche notizia

tipo una che ho definito agghiacciante: “l’ultimo rimasuglio di italia ai mondiali: fabio capello (che allena la russia, non gliene può fregare di meno se l’italia è a casa e che guadagna milioni e milioni di euro per scaldare una panchina n.d.r.)”

28. il morso di luis suarez che diventa virale

(e che, genio, gli vale la fine del mondiale in seguito alla squalifica rimediata di quattro mesi) e dall’episodio in poi tutti iniziano simpaticamente a mordere.
dalla foto di chiellini con una tifosa che gli simula un morso all’allenamento del brasile con fred che scherza con neymar e finge di azzannarlo sul braccio, fino addirittura alla candid camera di una televisione finlandese che manda in strada un tipo vestito da calciatore che finge di mordere oscuri passanti evidentemente incuranti di ciò che accade al di là dell’oceano.
diventa talmente virale e antropologico che suarez diventa esame di studio. una statistica rivelerà che è più probabile essere morsi da suarez che da uno squalo.

29. il giocatore figo e dallo stile surfista degli stati uniti e centrocampista del real salt lake, kyle beckerman

le donnine esultano.

30. le terribili presentazioni di un minuto uno sulla rai all’inizio di ogni partita trasmessa

quando di una la presentarono con il tango (e purtroppo non era il pallone, ma proprio la danza), per un attimo pensai di spegnere la tv.

31. le lacrime di julio cesar

desaparecido costretto a giocare in canada porta il brasile agli ottavi. contro il cile, vince solo ai rigori. cileni storici (e si suppone che tra quattro anni sappiano anche calciare i rigori) ma julio cesar ne para due e il terzo si stampa sul palo (che trema ancora).
e il titolo più bello dei giornali brasiliani del giorno dopo è: ave cesar.