hanno fatto parte del nostro passato e abbiamo imparato a colorare con quelli: i pennarelli.
dalle nostre manine ne sono passati di ogni, scaricati, ricomprati, finiti ancora.
e di tutte le marche, dagli stabilo ai carioca (che a me hanno sempre ricordato, non so perché per quale stramba associazione mentale, il brasile di socrates e falcai e zico) ai giotto per passare ai trattomarker agli staedler fino ai livelli degli sharpie. e poi e poi.
ma ce n’è uno che non abbiamo mai smesso di usare: l’uniposca.
rispetto agli altri, già il percorso per iniziare a usarlo (sbatterlo fino a che la punta non prende colore) è una di quelle cose che fanno alzare l’aspettativa. e quando il colore fragrante parte dalla punta ci si perde in quelle strisce colorate lucenti e il mondo dal bianco e nero, magicamente, si colora.
è con l’uniposca che faccio i contorni grossi nei miei disegni.
è con l’uniposca che vidi una delle dediche più belle di ale baronciani a un TCBF quando una ragazzina gli passò il suo moleskine e lui disegnò sulla copertina uno dei suoi personaggi femminili con il suo tratto essenziale.
è con l’uniposca che ho disegnato la sedia di kubedesign all’ultimo falcomics 2014 per l’asta per la fondazione salesi.
ed è con l’uniposca che firmo i miei disegni e, soprattutto, la mia sailor moon per la mostra collettiva al TCBF 2014, la “moon pride @ ikiya“, organizzata in onore dei venti anni di bunny e le amiche vestite alla marinaretta.
mostra che è uno degli eventi del festival di fine settembre nella città veneta e che sarà aperta al pubblico da sabato 20 settembre nel negozio giapponese ikiya in via a.manzoni 52 e che rimarrà allestita fino al 14 ottobre. tanti i disegnatori che, con me, hanno omaggiato sailor moon e, per l’occasione, renbooks ne pubblicherà un catalogo in edizione limitata.
e chissà che qualche autografo non ci scappi con un uniposca.
uniposca che peraltro, in questo TCBF 2014, è uno degli sponsor del festival tanto da avere anche un workshop tenuto da ale giorgini presentando anche la nuova penna digitale dell’azienda osama.
l’osama è un’azienda di milano che negli anni, con una buona campagna pubblicitaria, ha fatto diventare il pennarello uniposca IL PENNARELLO. moltissimi i modelli e le punte che permettono di avere un segno più fine da quello più spesso.
ed è sempre con gli uniposca che, da anni, vengono usati dai disegnatori che decorano le vetrine degli esercizi commerciali di treviso. lo spettacolo è unico in queste due settimane e passeggiando per le stradine del centro iphone in mano a scattare a manetta le illustrazioni uniposcose di gente brava come paolo gallina, paolo antiga, marica zottino, claudio bandoli e tanti altri.
sul profilo instagram e facebook del TCBF si possono vedere tutte, quelle finora realizzate fino a oggi, e io non vedo l’ora di poterle fotografare anche io per la mia memoria personale.
e saranno gli uniposca con i quali farò disegnare i “miei bambini”, ma di questo ne parlerò prossimamente.
gli uniposca che fanno tanto festa e tanto colore.
ed è quello che regala sempre l’uniposca, bambini di tutto il mondo, un mondo di festa e colore.