Una vignetta da “Il Giorno Più Bello”, Eva che sgama Vanessa in una delle sue tante bugie, una domenica di campionato a maggio nel primo caldo della stagione a Numana, e un addio. Con eterni ringraziamenti, perché da “Il Giorno Più Bello” è nato il mio nuovo fumetto “Volevamo Essere Le Spice Girls”.
E poi.
Secondo trasloco in quattro anni.
Tra agosto e settembre ho rimesso mano alla mia vita, l’ho chiusa nei cartoni e l’ho spostata di nuovo.
Ma spostare significa trovare.
In questi casi, ritrovare: se stessi, i propri sogni, la propria infanzia, e farne un punto su chi e cosa sono diventata.
Trasloco 06.
puglia
La Puglia dal finestrino
Il viaggio in treno di andata verso la Puglia, attraversando le Marche basse, l’Abruzzo e il Molise, e io ospite del Chiù Festival di Terlizzi, in provincia di Bari.
I primi campi di ulivi, le prime eliche, i primi segni di riconoscimento di un panorama che amo. La sensazione e l’emozione di aver ambientato “Il Giorno Più Bello” in una regione unica, simboleggiante un ritorno a casa di un figlio.
Ma anche le altre tappe, lungo la tratta adriatica.
E il rendersi conto della bellezza mozzafiato di questa non sempre amatissima Italia. Continue reading
Splash!
Luglio, vacanza, Puglia: SPLASH!
“Il giorno più bello” e questa notte ho sognato che il mio Super Santos si era sgonfiato
Questa notte ho sognato che il mio Super Santos si era sgonfiato.
Ricordo che tentavo di capire chi potesse aiutarmi a gonfiarlo, chi potesse avere una pompa, e se la valvola fosse giusta o avesse bisogno di un supporto.
Praticamente un incubo. Continue reading
tre libri (+ uno) ambientati in puglia
La prima volta che sentii amici parlare di trascorrere le vacanze in Puglia fu a metà degli anni 2000.
Eravamo al mare, al mitico bagno Oasi 15 e al nostro indimenticabile ombrellone 105, vicino alla passerella e l’angolo giochi per i bimbi di fronte.
La sabbia fine, il mare piatto, la luce che filtra dal tessuto diradato del 105, le sigarette fumate e spente – schiacciate nelle confezioni dei gelati e nei bicchierini di plastica del caffè -, Internazionale e l’oroscopo di Brezsny della Linda, i libroni rosa da spiaggia dell’Eli la cui copertina bagnata si arrotolava al sole, le riviste di moda della Glauchi e di mia sorella.
A raccontarla così sembra vacanza, di quelle che si aspettano mesi, risparmiando soldini preziosi per concedersi qualche lusso in più. E invece, per me riminese, era un giorno della settimana qualunque. Era il quotidiano, ce lo potevamo permettere, da giovani. Continue reading