l’asian cup che non interessa a nessuno e i significati nascosti della geopolitica su un campo di calcio

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non se l’è filata nessuno, eppure è dal 9 gennaio 2015 che ogni mattina avrebbe potuto tenerci compagnia durante la colazione.
la fase finale della coppa d’asia 2015, l’asian cup, si è svolta in australia in totale noncuranza, come se non fosse esistita. certo, in contemporanea c’erano la coppa d’africa che forse aveva più fascino per lo spessore tecnico e tattico evidente e, sempre in australia, c’era l’australian open di tennis, senza contare che in italia le giornate di calciomercato, sportivamente parlando, richiamavano maggiormente l’attenzione dell’italica gente, il che porta l’asian cup a un fanalino di coda più spento che mai.
non se l’è filata nessuno, eppure sepp blatter, lo svizzero presidente megagalattico della FIFA, ultimamente ha asserito che l’australia meriterebbe un mondiale e che quel rigore a germania 2006 era quantomeno dubbio (ottavi di finale tra italia – australia, fallo su grosso al limite dell’area e rigore segnato da totti al’95 dopo aver giocato in dieci per l’espulsione di materazzi).
non se l’è filata nessuno. eppure qualche spunto interessante lo ha avuto. Continue reading

(s)trip to gaza, pencils not bombs

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è mercoledì 6 agosto quando vedo una notifica su facebook da parte di claudio calia (autore, tra gli altri, di “piccolo atlante storico geografico dei centri sociali italiani”, becco giallo 2014) che mi invita a mettere “mi piace” su una pagina che si chiama “(s)trip to gaza, pencils not bombs“. vado a controllare, e nelle informazioni la pagina mi spiega che si tratta della volontà di raccogliere autori (iniziativa creata da fumettisti, illustratori e disegnatori) per una campagna per la raccolta fondi per gli ospedali di gaza, il tutto orchestrato da marco ficarra.
in un post mi spiega ulteriormente che gli autori sono invitati a disegnare qualcosa che richiami alla pace, possibilmente, legato al confitto israele – palestina, e qualora si partecipasse ogni diritto per il disegno inviato cede per essere venduto a un’asta per la raccolta fondi.
nell’arco di una giornata la pagina riceve 342 mi piace (lo è adesso, alle 21,06 di mercoledì sera), autori la condividono e la twittano. Continue reading