appena aperta la porta di vetro della galleria dell’immagine a rimini, la prima cosa che si vedeva oltre l’arco che separa le due sale era questa illustrazione. colpiva l’occhio perché era la prima macchia di colore in uno spazio molto bello e molto grande, e molto bianco.
io esponevo insieme al collettivo smiting in concomitanza dell’evento “kid-a” che si sarebbe tenuto quindici giorni dopo al teatro degli atti. l’inaugurazione si tenne sabato 13 ottobre 2012 in un bellissimo pomeriggio fresco e soleggiato. Continue reading
in cammino
Potrebbe essere il vedo cose, vedo gente. E li descrivo, romanzati. Descrivo ciò che colpisce la mia attenzione, frutto di chissà quali voli imprevedibili e ascese velocissime, traiettorie impercettibili, codici di geometrie esistenziali (cit.). In cammino, perché è sempre un andare avanti.
non mollare, questo è il tuo posto (epilogo).
durante la mostra che tenni alla galleria dell’immagine prima della serata organizzata dallo smiting per lo spettacolo “kid-a”, l’ingegnere giuseppe ferri passeggiava visitando le opere esposte.
quando ritornai in galleria, i ragazzi mi dissero che l’ingegnere aveva lasciato un messaggio per me e desiderava essere richiamato.
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non mollare, questo è il tuo posto.
“non mollare, questo è il tuo posto” sono le parole tradotte di quella che è l’ultima frase della bellissima canzone di peter gabriel che canta insieme a kate bush “don’t give up”.
ascoltandola, si capirà subito quale sia la canzone, meno si ricorderà il video, nel quale i due cantanti ballano abbracciati per tutti i 6 minuti e 30 di canzone.
quando penso a quale sia il mio posto, penso sempre a questo fumetto che disegnai nell’autunno successivo al mio primo cammino di santiago, nell’agosto del 2010.
e il “non mollare” è qualcosa che mi sono ripetuta negli anni.
si sa, la carriera artistica, in un paese come l’Italia, è una delle cose più difficili, quasi un miraggio la possibilità del “farcela” e del vivere con questo lavoro.
perché scrivere e disegnare è un lavoro, ed è una lavoro fottutamente serio.
ma è fottutamente importante crederci sempre.
per l’appunto, non mollare mai.
ciò che sto facendo.
io ho fatto mia questa frase, tanti anni fa a dire il vero.
e continuo a sentirla mia.
mi piacerebbe dirvi, bambini di tutto il mondo, di farla vostra, anche solo per un momento. e di credere in ciò che fate ogni giorno, perché è comunque qualcosa di speciale.