Scegliere le tavole originali da esporre per una mostra, riprenderle in mano, ritornare in quella storia, con le loro protagoniste. E sapere che, una volta stampato, “Il Giorno Più Bello” e le sue ragazze, non è più mio, ma del mondo.
Scegliere le tavole originali da esporre.
Le riprendo in mano: sono due album 48×33 della Fabriano, corposi, che sfoglio, perdendomici.
Avrò un paio di esposizioni in aprile; una delle due la allestisco domani al Museo di Arte Moderna di Rimini per lo Smiting Fest .
Riguardarle è un viaggio.
Il fumetto è uscito a febbraio nelle librerie e fumetterie, ma è da un anno che sono al lavoro su un altro progetto.
“Il Giorno Più Bello”, ti ritrovo oggi, sfogliandoti. Che avventura…, disegnarti, comporti, colorarti, pensare a te ogni istante.
Ora andrai in mani non più mie, e se capita – e spero di no – ti difenderò.
E rivedere Vanessa, Gio e Tina, i loro sorrisi e il loro amore, fa sorridere anche me, e mi fa dire: Ciao ragazze, ciao, che bello vedervi…
Alle volte i personaggi ti mancano. Anche se io sono una di quelle che si affeziona sì, ma preferisce guardarle da lontano, e non le riprendo quasi mai in mano per una nuova storia.
Di solito, vivono lì, tra quelle uniche e irripetibili pagine. È così che deve essere.
Ciao ragazze.
Ciao ragazze.