i piccoli segreti del signor color crema

crema-al-mascarpone

da quando c’è masterchef sono tutti diventati cuochi, così come da quando c’è instagram tutti sono diventati fotografi.
ma c’è un minuzioso e se vogliamo superfluo (nel mondo di oggi) dettaglio di cui la stragrande maggioranza dimentica l’esistenza: il cuore.
se non si ha il cuore, si può essere i più bravi del mondo e si può avere anche successo, ma non si verrà mai ricordati come si spera di esserlo.
fare qualunque cosa con il cuore vuol dire farla per un’esigenza, un’esigenza che va oltre un compenso, un’esigenza che è necessità. bisogna farla. altrimenti non si ha pace.
il cucinare poi è cuore e sentimento all’ennesima potenza. che sia per i propri cari, che sia per una sala di cento persone, che sia per la mensa della caritas, cucinare DEVE essere fatto così.
ho sufficiente esperienza per affermare che la metà dei cuochi sono dei farabutti bastardi che meriterebbero di venir bruciati loro nell’acqua bollente invece delle aragoste, e sufficiente esperienza per poter affermare che nei miei dieci anni da cameriera non ne ho mai visto uno cucinare con passione.
curioso infatti che i migliori cuochi siano coloro che come lavoro non stanno in cucina.
o meglio, ci sono, li ho anche conosciuti. e hanno dovuto chiudere il loro locale.
ma questo è un altro discorso.
quello di cui voglio scrivere è che c’è questo blog, colorcrema.it, che non fa altro che pubblicare belle foto di daniele canonici (qui il mio post su di lui) e, sotto, la ricetta per fare i dolci e le dovute quantità per prepararli.
be’, basta aprirlo e il colore tenue, crema appunto, e la frase introduttiva
“nove persona su dieci amano i dolci, la decima mente” già mettono in pace con il mondo, oltre a far venire una fame della madonna.

colocrema_sitoweb1lui, il signor color crema, si chiama luigi bini.
e nella paginetta “chi sono” è talmente onesto da definirsi “pasticcere casalingo“.
è quello che è, è quello che fa.
e posso assicurare che quei dolci li fa buoni, eccome se li fa buoni.
ricordo che per il mio primo compleanno nelle marche, preparò una torta a sorpresa come piaceva a me. e non sono una facile in fatto di gusti. mi piacciono tre cose e quelle mangio. considerato poi che non mi piace la cioccolata, è alquanto arduo trovare un dolce che possa mangiare.
nel suo blog, luigi presenta i dolci come fossero creature di cui aver cura e i titoli sono da acquolina in bocca (e annessa bava): fantasia di agrumi, torta leggera alla vaniglia, biscotti yoyo eccetera.
certo, molti sono esattamente ciò che sono, ma ciò che colpisce è la semplicità con cui li presenta.
si legge crema al mascarpone, panini dolci al latte, torta isotta e ci si domanda: e che sarà mai prepararli?
sti cazzi.
provate pure a prepararli senza “bimbi”, poi ne riparliamo.
semplici, buoni, accurati, perché non è mica facile fare le cose semplici.
ed è questo che luigi ci mostra.
non ha la pretesa di insegnarci a farlo.
semplicemente, ci detta le ricette, ci guida nella preparazione e, che meraviglia, ci propone persino dei “piccoli segreti”. tutti da seguire.

panini-dolci-al-latte

una menzione speciale per le categorie, che trovate nella home page sulla colonnina di destra, nella quale luigi elenca tipo dolci vegani, dolci ricordi di viaggio e impasti base, a sottolineare che osserva il mondo e le abitudini delle persone e quando viaggia prova a suggerire dolci che lui per primo ha assaggiato e che propone per il solo gusto della condivisione.
come a dire: lo conoscete questo? proviamo a farlo insieme? qui come si prepara!
ecco.
semplicemente.
e quindi, bambini di tutto il mondo, il blog si chiama color crema.
e se mai avrete altri bambini da invitare a casa, fate una bella figura preparando loro uno dei dolci di luigi.
e saranno applausi.

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