Lentamente.
Molto lentamente.
Come un risveglio, quando ci si alza dal letto intorpiditi, agognando un bel caffè. Che non basterà, e allora via con una seconda moka. Poi, sì, forse i pensieri iniziano ad avere un filo logico; la nebbia del sonno si dirada e riaffiora il programma del giorno, una consegna da terminare, quella scena del libro nuovo da risolvere, una bozza del prossimo post sul blog in quell’oretta ritagliata prima di cena.
Lentamente.
La prima sigaretta, alla finestra dello studio, unico luogo adibito a questo vizio. Continue reading