in un’epoca editoriale nella quale si pubblicano valanghe di fumetti, nemmeno la metà riescono a sopravvivere oltre l’anno solare e vengono seppelliti da altri effimeri fenomeni, per poi essere lasciati impolverare a loro volta negli angoli più bui delle librerie.
il che genera qualche riserva sulla scuola di pensiero che fomenta il mio “demone”, ossia considerare il fumetto un’arte alta e quindi i libri che meritano davvero una pubblicazione e che diventano i libri indimenticabili, per non dire fondamentali.
purtroppo non vivo in un mondo ideale nel quale l’arte è arte e come tale viene considerata.
purtroppo vivo in un mondo caotico che dà alle stampe qualunque cosa, saturando il mercato e quando esce davvero un libro e un fumetto (che meritano persino la definizione) vengono soffocati da un meccanismo malato e poco funzionante.
ora, di libri piacevoli ne sono usciti, certo; è innegabile che la qualità visiva si sia evoluta e così anche libri con storie che qualche anno fa non si sarebbe mai avuto il coraggio di pubblicare.
probabilmente sono strana io e sicuramente anticonformista, eppure guardo la mia libreria che straripa di libri e fumetti e osservo le coste colorate e l’occhio cade sempre lì.
sui fumetti di gianni de luca. Continue reading