l’asian cup che non interessa a nessuno e i significati nascosti della geopolitica su un campo di calcio

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non se l’è filata nessuno, eppure è dal 9 gennaio 2015 che ogni mattina avrebbe potuto tenerci compagnia durante la colazione.
la fase finale della coppa d’asia 2015, l’asian cup, si è svolta in australia in totale noncuranza, come se non fosse esistita. certo, in contemporanea c’erano la coppa d’africa che forse aveva più fascino per lo spessore tecnico e tattico evidente e, sempre in australia, c’era l’australian open di tennis, senza contare che in italia le giornate di calciomercato, sportivamente parlando, richiamavano maggiormente l’attenzione dell’italica gente, il che porta l’asian cup a un fanalino di coda più spento che mai.
non se l’è filata nessuno, eppure sepp blatter, lo svizzero presidente megagalattico della FIFA, ultimamente ha asserito che l’australia meriterebbe un mondiale e che quel rigore a germania 2006 era quantomeno dubbio (ottavi di finale tra italia – australia, fallo su grosso al limite dell’area e rigore segnato da totti al’95 dopo aver giocato in dieci per l’espulsione di materazzi).
non se l’è filata nessuno. eppure qualche spunto interessante lo ha avuto. Continue reading