I miei cinque giorni di #5daysartchallenge

primipiani3

Se esiste qualcosa di simpatico nell’utilizzo dei social, con le sue leggi tacite (Twitter è diverso da Facebook e dovrebbe essere scontato l’uso differente delle due piattaforme ma non sempre è così), sono quelle che una volta venivano chiamate catene, quelle che davano sui nervi perché costringevano a scomodare gente nella propria rubrica che non si sentiva da tempo e di cui presumibilmente si era perso persino il ricordo fisionomico.
Oggi si chiamano challenge, termine inglese che significa sfida per la quale dovrebbe esserci un vincitore e che invece non fa altro che riempire la bacheca di Facebook di (anche) belle illustrazioni e disegni, ma che non porta niente di più che tante notifiche su quel pollice verso al contrario per cui molti mitizzano un effimero e inutile successo.
Di challenge tra i disegnatori ce ne sono parecchi, nulla che porti a qualcosa di concreto se non una visibilità veloce come lo sono i contenuti dei social.
Uno simpatico è l’INKtober, idea nata nel 2009 dalla mente e dalle mani di Jake Parker che sul sito apposito lo spiega (in inglese) bene: semplicemente, 31 disegni inchiostrati per 31 giorni, un disegno al giorno da postare sulla pagina facebook con lo stesso nome.
E poi, qualcuno ha lanciato questo, il #5daysartchallenge, cioè cinque giorni e tre disegni ogni giorno con scelta libera sui soggetti. Naturalmente, le possibilità sono state disparate e anche interessanti, osservando disegni che non sempre vedono la luce della pubblicazione. Continue reading