vent’anni di Casina del Bosco

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era il 1995 quando Aris Guidi riprese la vecchia entrata della balera estiva “casina del bosco” di cui ho un vaghissimo ricordo infantile e la trasformò in quello che oggi è uno dei luoghi del ristoro riminese più classico della classica piadina prosciutto crudo-rucola-squacquerone.
nata come azienda familiare, caratteristica tipica dell’italianità, lo è tuttora mescolando un prodotto casereccio con un ambiente che, quando ci si siede, fa sentire davvero a casa. i ragazzi sono sempre gentili e gli stessi riminesi (gente che non si frega e che, come in ogni città, se in un posto non si mangia bene sicuro che non lo frequentano più) ne assaporano la buona piada e continuano a venirci lasciandosi trasportare nel sole estivo.
l’ho sempre pensato: quando riapre la “casina” arriva l’estate, è uno di quei posti che fa estate.
io ho passato sei anni della mia vita lì dentro, prima che si decidesse per il restyling, oggi così moderno e bianco. ritrovo ogni tanto, osservandomi intorno, alcune cose che c’erano allora, come le sedie più che vecchie vissute e che vengono riutilizzate alla bisogna.
in quelle stagioni ho conosciuto un vallo di persone e dei ragazzi che lavoravano allora, oggi ci sono Diego e la Fra che già nel 2001 lavoravano con me. ha questo la “casina”, fidelizza. Continue reading