La prima volta che sentii amici parlare di trascorrere le vacanze in Puglia fu a metà degli anni 2000.
Eravamo al mare, al mitico bagno Oasi 15 e al nostro indimenticabile ombrellone 105, vicino alla passerella e l’angolo giochi per i bimbi di fronte.
La sabbia fine, il mare piatto, la luce che filtra dal tessuto diradato del 105, le sigarette fumate e spente – schiacciate nelle confezioni dei gelati e nei bicchierini di plastica del caffè -, Internazionale e l’oroscopo di Brezsny della Linda, i libroni rosa da spiaggia dell’Eli la cui copertina bagnata si arrotolava al sole, le riviste di moda della Glauchi e di mia sorella.
A raccontarla così sembra vacanza, di quelle che si aspettano mesi, risparmiando soldini preziosi per concedersi qualche lusso in più. E invece, per me riminese, era un giorno della settimana qualunque. Era il quotidiano, ce lo potevamo permettere, da giovani. Continue reading